Primi Tremori sul Pianeta Rosso

Primi Tremori sul Pianeta Rosso

Il lander Mars InSight della NASA ha misurato e registrato per la prima volta una probabile attività sismica sulla superficie di Marte.

Il debole segnale sismico, rilevato dallo strumento Seismic Experiment for Interior Structure (SEIS), è stato registrato il 6 Aprile e sembra si tratti del primo “fremito” proveniente dall’interno del pianeta, non causato da forze in azione sopra la superficie, come il vento. Gli scienziati stanno esaminando i dati per determinare la causa precisa del segnale. “Finora abbiamo collezionato rumori di fondo, ma questo primo evento segna l’inizio di un nuovo campo di indagine, la sismologia marziana!”, afferma Bruce Banerdt del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA. In questo video esplicativo il segnale individuato: https://youtu.be/DLBP-5KoSCc

L’evento sismico è stato troppo debole per fornire dati rilevanti sull’interno di Marte, uno degli obiettivi della missione. La superficie marziana è molto tranquilla, al contrario della superficie terrestre, fremente per gli effetti provocati costantemente da moti oceanici e meteo. “L’evento è entusiasmante perché dimensione e durata corrispondono al profilo dei ‘lunamoti’ rilevati sulla superficie lunare durante le missioni Apollo”, aggiunge Lori Glaze, scienziato planetario della NASA.

Molto tempo fa, Marte ha smesso di evolvere attivamente, mentre la Terra è rimasta viva, sviluppando un meccanismo di tettonica a placche, che ha contribuito alla nascita della vita. Il fatto che Marte non presenti tettonica a placche suggerisce che non vi sia stata una significativa suddivisione e mobilità di zolle crostali, un ‘riciclaggio’ della crosta dovuto a interazioni col mantello, che hanno invece permesso alla Terra di mantenersi vitale. Studiare la crosta e il mantello di Marte può aiutarci a capire la costituzione della materia primitiva da cui si sono formati i pianeti rocciosi e quali processi hanno influito nel corso della loro evoluzione.

Anche se Marte non sperimenta la tettonica a placche come avviene sulla Terra, è soggetto comunque ad attività sismica, causata da processi continui di raffreddamento e contrazione che creano tensioni, in grado di arrivare a spezzare la crosta. “Abbiamo atteso per mesi un segnale come questo”, conclude Philippe Lognonné dell’Institut de Physique du Globe de Paris (IPGP) in Francia. “È talmente entusiasmante avere finalmente in mano la prova che Marte è ancora attivo dal punto di vista sismico. Stiamo guardando avanti per fornire risultati dettagliati, ora che abbiamo avuto la possibilità di analizzarli”.

Image Credit NASA

https://www.nasa.gov/press-release/nasa-s-insight-lander-captures-audio-of-first-likely-quake-on-mars