29 Giu 2018 Pioggia a Catinelle per il Giovane Marte
Secondo i ricercatori dell’ETH Zurich e dell’University of Chicago le reti di canali stretti visibili sulla superficie di Marte sono state create da deflussi dovuti a forti precipitazioni. Nello studio pubblicato su Science Advances, Hansjoerg Seybold, Edwin Kite e James Kirchner spiegano come queste ragnatele superficiali possano essere confrontare con formazioni simili sulla Terra. Le fitte reti di canali osservate in varie aree rafforzano le ipotesi di un giovane Marte dal clima caldo e umido.
Studi precedenti avevano ipotizzato che le strutture fossero state create da specchi d’acqua fermi, acque sotterranee, corsi fluviali o persino scioglimento dei ghiacci. La mancanza di prove dirette a supporto di una o l’altra delle teorie ha portato alla prosecuzione del dibattito. In questo nuovo studio i ricercatori suggeriscono una teoria alternativa, basata sulle osservazioni della geografia terrestre. Era già stata scoperta una connessione tra l’aridità di un’area e gli angoli di ramificazione caratteristici di alcune reti di canali. Secondo gli scienziati, i canali, in aree più aride, tendono a ramificarsi con angoli più stretti di quanto accada in regioni esposte a precipitazioni maggiori.
Per scoprire se queste scoperte relative alla Terra fossero applicabili a Marte, i ricercatori hanno studiato le ramificazioni dei canali osservati sul Pianeta Rosso. Confrontando due insiemi di dati da differenti studi, il team ha individuato similitudini nelle strutture presenti sulla superficie dei due pianeti, giungendo alla conclusione che siano coinvolti processi simili. Sulla Terra canali stretti analoghi si formarono inizialmente in seguito a precipitazioni piovose poco frequenti. Piogge successive portarono ad un aumento dei canali fino alla loro attuale profondità. Secondo il team è probabile che per Marte valga lo stesso processo. Piuttosto che essersi formate da progressivi spostamenti di acqua sotterranea, le ramificazioni sono state probabilmente scavate dallo scorrere dell’acqua dovuto a piogge ricorrenti. Il risultato dello studio suggerisce che l’antico Marte abbia goduto di un ciclo idrologico molto attivo.
[ Barbara Bubbi ]
Nell’immagine la parte centrale di Osuga Valles, che ha una lunghezza totale di 164 km, un’ampiezza di 20 km, e scende a una profondità di 900 m.
Credit: Photograph: ESA/DLR/FU Berlin, CC BY-SA 3.0 IGO
https://phys.org/news/2018-06-networks-surface-mars-due-heavy.html