30 Mar 2019 Quando su Marte Scorrevano Fiumi Impetuosi
Secondo un nuovo studio, l’acqua scorreva copiosa sulla superficie di Marte, raccogliendosi in fiumi distribuiti globalmente, ancora più maestosi di quelli che oggi percorrono la nostra Terra. E tali cospicui deflussi fluviali continuarono a scorrere sul Pianeta Rosso più a lungo del previsto, forse fino a un miliardo di anni fa.
La ricerca, guidata dall’University of Chicago e pubblicata su Science Advances, si basa sulla catalogazione dei fiumi fossili marziani. Molto tempo fa, l’acqua scavò numerosi e profondi letti fluviali sulla superficie di Marte, ma non sappiamo ancora in quali condizioni climatiche questo possa essere avvenuto. Secondo i ricercatori i fiumi di Marte erano ancora più ampi rispetto a quelli che scorrono oggi sulla Terra, e si distribuivano in centinaia di regioni del Pianeta Rosso. Il quadro che gli scienziati hanno attualmente a disposizione per modellare l’antico clima di Marte si rivela sempre più complesso. “È già difficile spiegare la presenza di fiumi o laghi sulla base delle informazioni che abbiamo”, spiega Edwin Kite, a guida dello studio. “La nostra scoperta rende un problema complesso ancora più complesso”.
La superficie di Marte è attraversata da evidenti e profonde tracce di fiumi fossili di lungo corso, e il fatto che sul pianeta anticamente scorresse acqua liquida in abbondanza costituisce una sorta di mistero. In effetti, Marte ha un’atmosfera estremamente sottile e all’alba della sua storia riceveva soltanto un terzo della luce solare che raggiunge attualmente la Terra. In teoria, non avrebbe potuto ricevere calore sufficiente per sostenere acqua liquida e altri dati suggeriscono che il pianeta sia stato per lo più freddo e arido durante il suo ciclo vitale.
Per cercare di penetrare meglio nei misteri dell’antico meteo marziano, i ricercatori hanno analizzato immagini e modelli di elevazione di oltre 200 antichi letti fluviali. Ad esempio, l’ampiezza, la pendenza dei letti fluviali, e la dimensione della ghiaia possono fornire informazioni sulla forza del flusso d’acqua, mentre la quantità di pietrisco vincola il volume dell’acqua che lo ha attraversato. Le analisi dimostrano chiare evidenze di persistenti deflussi fluviali di notevole portata, fino all’ultima fase del clima umido di Marte.
La dimensione dei fiumi implica che l’acqua un tempo fluiva in maniera continua, pertanto i modelli climatici devono tener conto di un forte effetto serra, che possa spiegare il mantenersi della temperatura media diurna al di sopra del punto di congelamento del ghiaccio. Secondo Kite, è possibile che il clima abbia subito periodi di alternanza tra secco e umido. “Il nostro lavoro fornisce una risposta ad alcune questioni, ma pone altri problemi. Cosa c’è di sbagliato? I modelli climatici, i modelli di evoluzione dell’atmosfera, o la nostra comprensione di base dell’evoluzione cronologica del Sistema Solare interno?”.
[ Barbara ]
La rappresentazione artistica mostra l’ambiente dell’antico Marte (a destra) raffrontato con l’ambiente arido visibile oggi (a sinistra)
Credit NASA’s Goddard Space Flight Center
https://news.uchicago.edu/story/rivers-raged-mars-late-its-history