Tre Soli per un Mondo Alieno

Tre Soli per un Mondo Alieno

Attorno al giovane sistema stellare triplo GW Orionis sta pobabilmente nascendo un gigante gassoso simile a Giove. Secondo un nuovo studio, il sistema, localizzato a 1.300 anni luce da noi nella Costellazione di Orione, potrebbe contenere il primo esopianeta mai scoperto in orbita attorno a tre soli.

GW Orionis (GW Ori) è un giovane sistema stellare triplo localizzato nel cuore di Orione. Il sistema è circondato da un massiccio disco protoplanetario con raggio pari a circa 400 unità astronomiche, una densa ciambella di gas e polveri residuo della formazione delle giovani stelle da una massiccia nube molecolare. La struttura viene chiamata disco protoplanetario perché è il luogo in cui, probabilmente, verranno a formarsi nuovi pianeti. Il disco attorno a GW Ori mostra un’evidente lacuna (una regione priva di gas e polveri) al suo interno, ad una distanza di circa 100 unità astronomiche dalle stelle centrali. Per comprendere la vastità della struttura, basti pensare che Plutone si trova a circa 40 unità astronomiche dal Sole. Secondo gli scienziati la lacuna potrebbe ospitare un pianeta in formazione. Se questa ipotesi venisse confermata, si tratterebbe del primo pianeta “circumtriplo”, cioè in orbita attorno a tre stelle. Lo studio, guidato da Jeremy Smallwood dell’University of Nevada, Las Vegas, è pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

Nell’immagine i tre anelli di polveri in GW Orionis. L’anello più interno disallineato potrebbe contenere un giovane pianeta Image credit: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO), S. Kraus & J. Bi; NRAO/AUI/NSF, S. Dagnello

Il disco protoplanetario di GW Ori è insolito non soltanto perché abbraccia tre stelle, ma anche perché presenta una struttura ad anelli disallineati, con un grande intervallo vuoto tra gli anelli. I ricercatori hanno utilizzato modelli a computer per simulare il sistema stellare insolito, considerando anche l’ipotesi che la lacuna possa derivare da interazioni gravitazionali fra le tre stelle e i loro rispettivi dischi disallineati. Le simulazioni hanno dimostrato che gli effetti di interazione mareale non sono sufficienti a provocare l’intervallo privo di materiale nel disco. Pertanto la lacuna è dovuta probabilmente alla presenza di pianeti in formazione non individuabili. In effetti un pianeta neonato può farsi strada all’interno del disco circumplanetario, scavando un’ampia lacuna e catturando via via materiale dal disco: un mondo alieno gigante in formazione, per raggiungere dimensioni simili a Giove o maggiori, deve accrescere vaste quantità di idrogeno e altri gas dal disco in cui sta nascendo.

In realtà sono stati scoperti altri pianeti in orbita attorno a un sistema stellare triplo, ma in quei casi i pianeti individuati orbitavano attorno ad una sola delle tre stelle del sistema, non attorno a tutte e tre insieme. Sino ad oggi abbiamo scoperto la presenza di esopianeti in 32 sistemi stellari tripli, ma in nessuno di essi i mondi alieni sfoggiano un’orbita “circumtripla”. Due delle stelle del sistema GW Ori girano una attorno all’altra a distanza ravvicinata, mentre una terza stella orbita attorno alle due compagne ad una distanza di circa 8 unità astronomiche. L’età del giovane sistema stellare è pari ad una decina di milioni di anni. Se l’ipotesi degli autori dello studio verrà confermata, GW Ori potrebbe rappresentare la prima evidenza di un mondo in formazione in orbita attorno a tre stelle insieme. È anche possibile che il complesso disco protoplanetario ospiti ulteriori pianeti nascenti. Anche se il sistema stellare è triplo, un ipotetico osservatore sul pianeta non potrebbe osservare tre soli: due delle stelle del sistema, infatti, percorrono un’orbita così ravvicinata da apparire come un’unica grande stella, distinta dalla terza.

Nell’immagine rappresentazione artistica del sistema GW Orionis
Image credit: ESO/L. Calçada, Exeter/Kraus et al.

https://www.livescience.com/triple-star-planet-orion-simulations