Pianeti Aridi e Inospitali per le Nane Rosse

Pianeti Aridi e Inospitali per le Nane Rosse

Secondo un nuovo studio i pianeti rocciosi in orbita attorno a stelle nane rosse potrebbero rivelarsi aridi e privi di vita. L’acqua e i composti organici, essenziali per la vita che conosciamo, verrebbero infatti espulsi dal sistema planetario prima di raggiungere la superficie dei giovani mondi alieni.

Questa ipotesi si basa su osservazioni sorprendenti di un disco di gas e polveri in via di dissolvimento attorno a una giovane nana rossa a 32 anni luce di distanza da noi, AU Microscopii (AU Mic), basate sui dati del telescopio Hubble e del Very Large Telescope (VLT) dell’ESO. Dischi come quello circostante AU Mic, una stella con età di 23 milioni di anni, sono luoghi di nascita per nuovi pianeti. Le nane rosse, più piccole e più deboli del nostro Sole, sono le stelle più numerose e più longeve della nostra galassia.

Sembra che addensamenti di materiale in rapido movimento provochino l’espulsione di particelle dal disco di AU Mic: se il disco continuerà a dissiparsi a un tasso così rapido, sarà svanito nel giro di 1,5 milioni di anni. In un tempo così breve, il materiale ghiacciato di comete e asteroidi potrebbe venire rimosso dal disco. Comete e asteroidi sono importanti perché si ritiene apportino su pianeti rocciosi come la Terra acqua e composti organici, i mattoni fondamentali della vita. Se i pianeti nel sistema AU Mic necessitano di questo stesso sistema di trasporto, il loro destino è quello di ritrovarsi aridi e inospitali alla vita.

“Riteniamo che la Terra si sia formata ‘arida’, con una superficie calda e fusa, e abbia inglobato acqua atmosferica e altri elementi volatili per centinaia di milioni di anni, venendo arricchita da materiale ghiacciato proveniente da comete e asteroidi giunti dal Sistema Solare esterno”, spiega Glenn Schneider dello Steward Observatory a Tucson, Arizona. Se l’attività individuata attorno ad AU Mic è tipica del processo di formazione di pianeti attorno alle nane rosse, questo potrebbe ridurre il numero di pianeti potenzialmente abitabili nella nostra galassia. Osservazioni precedenti avevano già suggerito che un torrente di radiazione ultravioletta emessa da giovani nane rosse sia in grado di strappare via rapidamente l’atmosfera dei pianeti in orbita.

Due immagini del disco riprese da Hubble. Quella superiore risale al 2011, l’altra al 2017. Il confronto tra le riprese mostra lo spostamento di uno degli addensamenti (segnato da una freccia). Secondo i ricercatori l’addensamento si sposta a 25.000 chilometri all’ora e ha percorso oltre 1.300 chilometri nel giro di sei anni. Il disco, visibile di taglio, è illuminato da luce diffusa dalla stella. Credits NASA, ESA, J. Wisniewski (University of Oklahoma), C. Grady (Eureka Scientific), and G. Schneider (Steward Observatory)

Sono stati individuati molti pianeti all’interno della zona abitabile di nane rosse, ma le loro caratteristiche fisiche sono in gran parte ignote. Le osservazioni di Hubble e del VLT dimostrano che il disco di AU Mic viene scavato da addensamenti in rapido movimento di materiale circumstellare, che agiscono in modo simile a uno spazzaneve, spingendo particelle al di fuori del sistema. I ricercatori non conoscono l’origine di questi addensamenti, ma è possibile che derivino da potenti espulsioni di massa da parte della turbolenta stella, dal momento che un’attività così energetica è comune tra le giovani nane rosse.

“Le osservazioni suggeriscono che i pianeti in cui è presente acqua siano rari attorno a nane rosse perché tutti i piccoli corpi recanti acqua e materiale organico vengono spazzati via man mano che viene scavato il disco”, spiega Carol Grady, co-investigator delle osservazioni di Hubble. “La rapida dissipazione del disco non è qualcosa che mi sarei aspettata. Basandoci su osservazioni di dischi attorno a stelle più luminose, ci eravamo aspettati che i dischi attorno a nane rosse più deboli avessero un tempo di vita più lungo. In questo sistema, il disco sarà scomparso prima che la stella abbia 25 milioni di anni”. Secondo i ricercatori inizialmente AU Mic era un sistema con le regioni esterne ricche di piccoli corpi ghiacciati, come quelli della Fascia di Kuiper nel Sistema Solare. Se non vi fosse in corso un processo di erosione del disco, tali oggetti avrebbero potuto fornire ghiaccio ai pianeti rocciosi più interni.
[ Barbara ]

Nell’immagine un modello basato sulle osservazioni di Hubble del disco circostante AU Microscopii.
Credit NASA/ESA/J. Krist (STScI and JPL) & G. Bacon (STScI)

http://hubblesite.org/news_release/news/2019-02