Primo Caso di un Sosia Planetario

Primo Caso di un Sosia Planetario

Gli astronomi hanno ripreso l’immagine di un nuovo esopianeta, che si è rivelato praticamente identico a uno dei giganti gassosi più noti, Beta Pictoris b. I due mondi gemelli fanno parte di due diversi sistemi stellari e si sarebbero formati nella stessa nube cosmica, ma con processo differente.

Le stelle emergono da nursery stellari di gas e polveri, generalmente insieme a loro compagne parte di un ammasso, ma col passare del tempo si allontanano dal loro luogo nativo e vagano per la galassia. Tenendo in considerazione questo esodo stellare, secondo gli astronomi dovrebbero esserci pianeti nati nello stesso periodo dalla stessa nursery cosmica, ma ormai in orbita attorno a stelle che si sono allontanate tra loro nel corso di milioni di anni, come sorelle perdute da tempo. “Abbiamo scoperto un gigante gassoso praticamente gemello di un pianeta già noto, ma sembra che i due oggetti siano nati in modo differente”, afferma Trent Dupuy del Gemini Observatory, a guida dello studio.

Utilizzando il Canada-France-Hawaii Telescope (CFHT), il team ha individuato il primo caso conosciuto di due sosia planetari. Uno dei due oggetti è ben noto: il pianeta Beta Pictoris b, un gigante gassoso con massa 13 volte quella di Giove. Il nuovo oggetto, chiamato 2MASS 0249 c, ha la stessa massa, luminosità e spettro di Beta Pictoris b. Secondo i ricercatori i due mondi alieni sono nati nella stessa nursery stellare, pertanto non solo si assomigliano, ma sono davvero gemelli. Tuttavia presentano delle differenze importanti: orbitano attorno a tipi di stelle molto differenti. La stella di Beta Pictoris b è 10 volte più luminosa del Sole mentre 2MASS 0249 c orbita attorno a una coppia di nane brune 2000 volte più deboli del nostro Sole. Inoltre Beta Pictoris b è piuttosto vicino alla sua stella, ad una distanza di circa 9 unità astronomiche, mentre 2MASS 0249 c si trova a 2000 unità astronomiche dal sistema binario di nane brune.

Immagine del sistema 2MASS 0249 ripresa con la camera a infrarossi WIRCam sul CFHT Credit: T. Dupuy, M. Liu

Questa diversa disposizione suggerisce un meccanismo di formazione differente per i due mondi gemelli: Beta Pictoris b si è formato probabilmente nel disco protoplanetario della sua stella, in seguito a fusione di piccoli nuclei rocciosi e progressivo accrescimento di gas. Al contrario, il sistema di 2MASS 0249 c non aveva probabilmente a disposizione un disco gassoso da cui creare un pianeta gigante, quindi il pianeta dovrebbe essersi formato accumulando direttamente gas dalla originaria nube di formazione. “Gli esopianeti ripresi direttamente sino ad oggi sono sempre stati fondamentalmente uno diverso dall’altro, nell’aspetto e nell’età. Trovare due esopianeti con aspetto quasi identico, ma nati in modo differente, apre nuove strade verso la comprensione di questi oggetti”, afferma Michael Liu dell’University of Hawaii, tra gli autori dello studio.

Il sistema del pianeta appena scoperto, 2MASS 0249 c, appartiene all’Associazione Stellare di Beta Pictoris, un giovane raggruppamento di stelle piuttosto disperse, che prende il nome dalla stella piu famosa del gruppo. Le stelle parte dell’associazione condividono un moto comune nello spazio, oltre a un’origine comune, e si trovano a una distanza di circa 115 anni luce dalla Terra. Secondo i ricercatori il mondo alieno è un ottimo obiettivo per studi futuri volti a comprendere meglio le caratteristiche e le origini dei giganti gassosi: la grande distanza dalla coppia di nane brune attorno a cui orbita rende più semplice la caratterizzazione della sua atmosfera e della sua composizione.
[ Barbara Bubbi ]

Nell’immagine rappresentazione artistica della formazione di un gigante gassoso
Credit: ESO/L. Calçada

https://phys.org/news/2018-07-astronomers-famous-exoplanet-doppelgnger.html