“Palle di Neve” Planetarie

“Palle di Neve” Planetarie

Secondo un nuovo studio guidato da astronomi dell’University of Washington, l’inclinazione assiale e le dinamiche orbitali di un pianeta di tipo terrestre sono in grado di influenzare pesantemente la sua potenziale abitabilità. In alcuni casi il mondo roccioso potrebbe trasformarsi in una “palla di neve”, in cui gli oceani ghiacciano e la vita in superficie diventa impossibile.

La ricerca suggerisce che scoprire un pianeta nella zona abitabile della sua stella, la regione in cui potrebbe essere presente acqua liquida in superficie, non sempre rappresenta un parametro sufficiente per giudicare la potenziale abitabilità.

Russell Deitrick, primo autore dello studio pubblicato su Astronomical Journal, e il suo team hanno realizzato un modello a computer per analizzare come l’obliquità e l’eccentricità orbitale di un pianeta possano influenzare il suo potenziale di ospitare la vita. Lo studio si è rivolto a stelle simili al Sole. L’obliquità di un pianeta definisce l’inclinazione assiale rispetto al piano orbitale, un meccanismo alla base dell’alternarsi delle stagioni, mentre l’eccentricità orbitale indica la forma dell’orbita, circolare o più o meno ellittica. Con orbite ellittiche la distanza del pianeta dalla stella varia man mano che il pianeta si avvicina o si allontana.

Studi precedenti avevano indicato che, per un pianeta posizionato nella zona abitabile della sua stella, una maggiore inclinazione dell’asse o un’orbita più inclinata rispetto a quelle che conosciamo per il Sole, avessero come conseguenza maggiore calore in arrivo sul pianeta. Ma il modello del team rivela l’opposto: “Abbiamo scoperto che i pianeti nella zona abitabile potrebbero improvvisamente entrare in uno stato “palla di neve”, se l’eccentricità o le variazioni del semi-asse maggiore (cambiamenti nella distanza tra stella e pianeta nel corso dell’orbita) fossero ampie, oppure se l’obliquità del pianeta superasse i 35 gradi”, spiega Deitrick.

Secondo i ricercatori lo studio dimostra essenzialmente che le ere glaciali sugli esopianeti possono essere molto più drammatiche rispetto alla Terra, che le dinamiche orbitali possono rappresentare un’importante indicazione di abitabilità e che la definizione di zona abitabile come regione attorno alla stella in cui potrebbe essere presente acqua liquida non è sufficiente a caratterizzare l’abitabilità reale di un mondo alieno. Lo studio suggerisce inoltre che possiamo considerare la Terra un pianeta relativamente tranquillo e adatto alla vita dal punto di vista climatico.
[ Barbara Bubbi ]

Nell’immagine rappresentazione artistica di un mondo di tipo terrestre trasformato in una gelida “palla di neve” planetaria
Credit: NASA

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https://phys.org/news/2018-05-orbital-variations-trigger-snowball-states.html