01 Lug 2018 Mondi Alieni Simili alla Terra
Secondo un nuovo studio del Georgia Institute of Technology, un esopianeta a 500 anni luce di distanza da noi, Kepler-186f , presenta notevoli somiglianze con la Terra. Gli scienziati hanno esaminato le dinamiche dell’asse di rotazione del pianeta, per scoprire che il mondo alieno gode probabilmente di stagioni regolari e di un clima stabile. Anche Kepler-62f, una super-Terra a 1200 anni luce di distanza dalla Terra, presenta caratteristiche simili.
Kepler-186f è stato il primo esopianeta identificato di dimensione terrestre in orbita nella zona abitabile della sua stella: il mondo alieno si trova alla distanza giusta per ospitare acqua liquida in superficie. Lo studio ha utilizzato simulazioni per analizzare e identificare le dinamiche dell’asse di rotazione del pianeta. All’inclinazione assiale, che è in grado di influenzare il modo in cui la luce solare raggiunge la superficie planetaria, sono dovute alternanze stagionali e variazioni del clima. Secondo i ricercatori l’inclinazione assiale di Kepler-186f è molto stabile, simile a quella della Terra, ed è probabile che goda di stagioni regolari e di un clima stabile.
Kepler-186f si trova nella Costellazione del Cigno, fa parte di un sistema di cinque pianeti e orbita attorno alla sua stella ogni 130 giorni. Ha un raggio inferiore del 10 percento rispetto a quello della Terra, ma la sua massa, composizione e densità rimangono un mistero. Se ci si trovasse sul mondo alieno, la luminosità della stella a mezzogiorno sarebbe simile a quella del Sole prima del tramonto. L’altro mondo alieno oggetto dello studio, Kepler-62f, supera in dimensione la Terra di circa il 40 percento. Si trova nella Costellazione della Lira ad una distanza di circa 1200 anni luce, fa parte di un sistema di cinque esopianeti ed è un pianeta di tipo terrestre o forse un mondo oceanico.
Interazioni gravitazionali con altri pianeti presenti nello stesso sistema possono influenzare la stabilità della rotazione. Ad esempio, secondo gli scienziati, la grande variabilità dell’inclinazione assiale potrebbe essere una delle ragioni per cui Marte si è trasformato in un arido deserto miliardi di anni fa. “Marte si trova nella zona abitabile del Sistema Solare, ma l’inclinazione del suo asse è stata molto instabile, variando da zero a 60 gradi”, afferma Gongjie Li, a guida dello studio. L’inclinazione assiale della Terra è piuttosto stabile, oscillando tra 22,1 e 24,5 gradi, principalmente grazie alla presenza della vicina Luna. Marte, d’altro canto, non è dotato di un satellite abbastanza grande da stabilizzare il suo asse di rotazione.
“Sembra che entrambi gli esopianeti siano molto differenti da Marte e dalla Terra perché hanno interazioni meno incisive con i loro pianeti compagni”, ha detto Gongjie Li, a guida dello studio. “Non sappiamo se questi mondi posseggano delle lune, ma i nostri calcoli dimostrano che, anche senza satelliti, gli assi di rotazione di Kepler-186f e di Kepler-62f dovrebbero essere rimasti costanti per decine di milioni di anni”. Non possiamo sapere se i due esopianeti ospitino acqua liquida, tanto meno la vita. Ma sono entrambi buoni candidati. “Il nostro studio è tra i primi a indagare sulla stabilità climatica degli esopianeti e si aggiunge alla crescente acquisizione di informazioni su questi mondi vicini potenzialmente abitabili”, afferma Li. “Non penso che abbiamo compreso abbastanza sull’origine della vita da escludere la possibilità della sua presenza anche su pianeti con stagioni irregolari. Persino sulla Terra la vita mostra un’incredibile diversità e una resistenza eccezionale ad ambienti straordinariamente ostili. Ma un pianeta climaticamente stabile potrebbe essere un luogo più confortevole per la nascita della vita”. Lo studio è stato pubblicato su The Astronomical Journal.
[ Barbara Bubbi ]
Nell’immagine impressiome artistica di Kepler-186f
Credit: NASA Ames/JPL-Caltech/T. Pyle
https://phys.org/news/2018-06-clues-earth-like-exoplanets.html