K2-106b: Il Pianeta Heavy Metal

K2-106b: Il Pianeta Heavy Metal

Un gruppo internazionale di astronomi ha scoperto che l’esopianeta K2-106b, con raggio 1,5 volte quello terrestre, è insolitamente denso, tanto da essere composto in gran parte da ferro e metalli pesanti. Il mondo alieno è un esempio del fatto che gli esopianeti possono presentare caratteristiche ben più estreme rispetto ai pianeti rocciosi del Sistema Solare.

K2-106 b ha un raggio relativamente piccolo, ma una massa 8 volte quella terrestre e ha sorpreso gli astronomi per la sua densità, molto maggiore rispetto a quella della Terra. Eike Guenther del Thuringian State Observatory in Germania e i suoi colleghi da Italia, Spagna, USA, Germania e Giappone hanno utilizzato vari telescopi per osservare la stella EPIC 220674823, K2-106 in breve, una stella poco più piccola del Sole situata a 825 anni luce dalla Terra, attorno alla quale hanno orbitano due super-Terre. K2-106 b, il più interessante dei due, orbita attorno alla stella ogni 14 ore.

Pianeti con periodo orbitale inferiore alle 24 ore sono classificati come “ultra-short period planets”, pianeti con periodo ultrabreve. Non ne sono stati individuati molti fino ad ora. Un periodo orbitale così breve è insolito, ma ancora più straordinaria è la densità di K2-106 b, che risulta oltre il doppio di quella terrestre. Utilizzare due metodi differenti per osservare la stella e analizzare i pianeti in orbita, il metodo del transito e quello della velocità radiale, ha permesso ai ricercatori di misurarne il raggio e la massa, e quindi di ricavare la densità.

Modelli planetari dimostrano che è possibile spiegare una densità così elevata come quella individuata in K2-106b solo se il pianeta è fatto per l’80 percento di ferro e altri metalli pesanti, tanto da essere stato chiamato il pianeta “heavy metal”. “K2-106b dimostra che gli esopianeti possono essere piuttosto differenti dai pianeti rocciosi presenti nel nostro Sistema Solare. Sono necessarie ulteriori ricerche per incrementare la nostra comprensione di questi strani mondi”, ha detto Davide Gandolfi dell’Università di Torino. Lo studio è stato pubblicato su Astronomy & Astrophysics.
[ Barbara Bubbi ]

http://www.tng.iac.es/news/2017/12/22/a-heavy-metal-planet/

Nella rappresentazione artistica il sistema K2-106
Credits: Vincenzo Guido and Emilio Molinari