La Violenta Epopea delle Lune di Nettuno

La Violenta Epopea delle Lune di Nettuno

Dopo vari anni di ricerca, un team di scienziati planetari ha scoperto che la piccola luna di Nettuno chiamata Ippocampo deve la sua esistenza a una collisione tra una luna più grande e una cometa, avvenuta miliardi di anni fa.

La piccola luna è stata scoperta nel 2013 grazie a osservazioni del telescopio Hubble, e orbita insolitamente vicino a un satellite di Nettuno molto più grande, Proteo. Solitamente una luna della grandezza di Proteo è in grado di spazzare via gli oggetti più piccoli circostanti, mentre ripulisce il suo percorso orbitale. Per questo motivo la presenza di una lunetta vicino alla compagna molto più grande è davvero misteriosa. Gli scienziati hanno scoperto che Ippocampo deriva probabilmente dalla collisione tra Proteo e una cometa, avventura miliardi di anni fa. La mini-luna si estende per appena 34 chilometri e ha una massa mille volte più piccola di quella di Proteo (che si estende per circa 418 chilometri). “Davvero non ci aspettavamo di scoprire una luna così piccola proprio vicino alla più grande luna interna di Nettuno”, spiega Mark Showalter del SETI Institute. “In passato, data la graduale migrazione verso l’esterno delle lune più grandi, Proteo si trovava proprio dove ora si trova Ippocampo”. Lo scenario proposto è supportato da un vasto cratere da impatto individuato su Proteo.

Il diagramma mostra le posizioni orbitali delle lune interne di Nettuno. Credits NASA, ESA, and A. Feild (STScI)

“Grazie al telescopio Hubble adesso sappiamo che un piccolo pezzo di Proteo è rimasto dov’era, e oggi lo osserviamo come Ippocampo”, aggiunge Showalter. Le orbite delle due lune distano attualmente circa 12.070 chilometri. Il sistema di satelliti di Nettuno rivela una storia complessa e violenta. Molti miliardi di anni fa, Nettuno ha catturato la grande luna Tritone dalla Fascia di Kuiper, e la gravità del satellite acquisito ha perturbato tutto il sistema originario di lune del pianeta gigante. Successivi bombardamenti di comete hanno reso la storia ancora più complessa, portando alla formazione del piccolo Ippocampo, che può essere considerato un satellite di terza generazione.

“Sulla base delle stime della popolazione cometaria, sappiamo che altre lune del Sistema Solare esterno potrebbero essere state colpite da comete, distrutte e ricomposte molte volte”, fa notare Jack Lissauer dell’Ames Research Center della NASA, coautore dello studio pubblicato su Nature.

Nell’immagine rappresentazione artistica della piccola luna di Nettuno Ippocampo
Credits NASA, ESA, and J. Olmsted (STScI)

http://hubblesite.org/news_release/news/2019-04