Mercurio: Piogge Mattutine di Meteoroidi

Mercurio: Piogge Mattutine di Meteoroidi

 

Strane perturbazioni atmosferiche imperversano su Mercurio: piogge mattutine di micrometeore. Analizzando dati precedenti della sonda Messenger della NASA il nuovo studio fa chiarezza sul modo in cui alcuni tipi di comete influenzino il bombardamento della superficie di Mercurio da parte di piccole particelle e frammenti chiamati meteoroidi e su come queste piogge possano plasmare l’atmosfera molto sottile di Mercurio.

La ricerca, guidata da Petr Pokorný, Menelaos Sarantos e Diego Janches del Goddard Space Flight Center a Greenbelt, Maryland, ha utilizzato simulazioni per analizzare le variazioni negli impatti di meteoroidi, rivelando che sorprendentemente questi si verificano da determinate direzioni e in un certo periodo del giorno mercuriano. Precedenti scoperte avevano rivelato l’effetto di impatti di meteoroidi sulla superficie di Mercurio nel corso del giorno del pianeta. La presenza di magnesio e calcio nell’esosfera è più elevata durante l’alba mercuriana, il che indica che gli impatti sono più frequenti in un certo periodo.

Questa asimmetria tra alba e crepuscolo è dovuta da una combinazione di elementi: il lungo giorno di Mercurio, rispetto al suo anno, e il fatto che molti meteoroidi nel Sistema Solare viaggiano attorno al Sole in direzione contraria rispetto ai pianeti. Dal momento che Mercurio ruota su se stesso molto lentamente, la parte del pianeta che sperimenta l’alba resta soggetta per un tempo più lungo all’impatto di una delle popolazioni principali di micrometeoroidi del Sistema Solare. Questa popolazione, chiamata meteoroidi retrogradi, orbita attorno al Sole in direzione opposta rispetto a quella dei pianeti, colpendoli quindi più duramente, come nel caso di Mercurio, e comprende frammenti di comete di lungo periodo distrutte. In particolare, secondo il team, solo meteoroidi creati in seguito alla disintegrazione di certi tipi di comete, quelle gioviane e di tipo Halley, possono aver avuto la velocità necessaria per spiegare le osservazioni.

“La velocità dei meteoroidi cometari può superare i 350.000 chilometri all’ora”, spiega Pokorný. “I meteoroidi derivanti da asteroidi impattano su Mercurio ad una frazione di quella velocità”. Inoltre la distribuzione orbitale di entrambe le categorie di comete, quelle appartenenti alla famiglia delle comete gioviane e quelle di tipo Halley, le rende candidate ideali per produrre i piccoli meteoroidi che piovono su Mercurio e influenzano la sua tenue e sottile atmosfera. Lo studio è stato pubblicato su The Astrophysical Journal Letters.
[ Barbara Bubbi ]

https://phys.org/news/2017-09-small-collisions-big-impact-mercury.html

Credit: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington