18 Lug 2018 Giove e la sua Grande Famiglia di Lune
La famiglia di Giove si arricchisce: sono state individuate 12 nuove lune in orbita attorno al gigante gassoso. La scoperta porta a 79 il numero totale dei satelliti gioviani noti, un numero davvero degno del gigante del Sistema Solare.
Un team guidato da Scott S. Sheppard del Carnegie ha scoperto per caso le lune nella primavera del 2017, durante osservazioni volte a individuare oggetti molto distanti del Sistema Solare. Nel 2014 lo stesso team, basandosi sull’analisi delle orbite di remotissimi corpi celesti, aveva ipotizzato l’esistenza di Pianeta Nove, un pianeta massiccio ai confini del Sistema Solare. Gareth Williams del Minor Planet Center ha utilizzato le osservazioni del team per calcolare le orbite delle lune individuate, un processo che ha richiesto un anno intero.
Nove delle lune fanno parte di uno sciame esterno di oggetti che si muovono seguendo un’orbita retrograda, in direzione opposta alla rotazione di Giove. Tali lune, che impiegano circa due anni per orbitare attorno al gigante, sono raggruppate in almeno tre distinti gruppi orbitali e si ritiene siano i resti di tre corpi più grandi che sono stati distrutti durante collisioni con asteroidi, comete o altre lune. Altri due dei satelliti individuati fanno parte di un gruppo più interno di lune che orbitano seguendo invece la stessa direzione della rotazione del pianeta. Queste lune più interne, che impiegano poco meno di un anno per orbitare attorno a Giove, hanno distanze orbitali e angoli di inclinazione simili, e potrebbero essere i frammenti di un satellite più grande distrutto.
La dodicesima luna scoperta, chiamata Valetudo, è davvero una stranezza e presenta un’orbita diversa da quella di qualsiasi altra luna gioviana. È forse la luna più piccola di Giove, con diametro inferiore a un chilometro, ed è più distante e più inclinata rispetto al gruppo di lune più interne, impiegando circa un anno e mezzo per orbitare attorno al gigante. La particolare lunetta, pertanto, ha un’orbita prograda che interseca quella delle lune retrograde più esterne. Di conseguenza, è probabile che subisca collisioni con le tali lune, che si muovono in direzione opposta. “È una situazione instabile”, spiega Sheppard. “Le collisioni frontali potrebbero distruggere e ridurre in polvere gli oggetti”. È possibile che questo meccanismo distruttivo abbia portato alla formazione degli corpi celesti che osserviamo oggi. La scoperta di una tale abbondanza di piccole lune raggruppate suggerisce che le collisioni alla base della loro formazione si siano verificate dopo l’epoca della nascita dei pianeti.
[ Barbara Bubbi ]
https://phys.org/news/2018-07-jupiter-moon-tiny-oddball.html
Nell’immagine di Hubble tre lune di Giove passano davanti al gigante: Europa è in basso a sinistra, Callisto appena al di sopra e Io in alto a destra. Gli altri due puntini scuri nella ripresa sono le ombre di Europa e Callisto.
Credit: NASA, ESA, Hubble Heritage Team