Un Giove Sempre più Sorprendente

Un Giove Sempre più Sorprendente

Una spettacolare immagine di Giove, molto dettagliata, ripresa il 18 Maggio dal telescopio Gemini North con la camera Near-InfraRed Imager (NIRI) rivela i vari strati atmosferici per contribuire allo studio del pianeta gigante  da parte della sonda Juno.

La Grande Macchia Rossa appare come la regione più brillante (in bianco) a queste lunghezze d’onda, sensibili in particolar modo alle nubi e foschie ad elevate altitudini. Le formazioni che appaiono in giallo-arancio ai poli di Giove sono dovute alla riflessione della luce solare da parte di foschie ad alte altitudini. I venti possenti della Grande Macchia Rossa provocano probabilmente la formazione di strutture come quella simile ad uncino sul suo lato occidentale e quelle che si allungano simili a onde dall’altro lato.

“Le osservazioni di Gemini hanno già rivelato un tesoro di eventi affascinanti che avvengono nell’atmosfera di Giove”, ha detto Glenn Orton, che coordina le osservazioni a terra a supporto del progetto Juno al Jet Propulsion Laboratory. “Abbiamo ancora molto da imparare sull’atmosfera del gigante del Sistema Solare”. Le osservazioni utilizzano speciali filtri in grado di penetrare l’alta atmosfera e le nubi di Giove.

Il prossimo massimo avvicinamento al gigante gassoso da parte di Juno avverrà il giorno 11 Luglio, quando la sonda si troverà a 3.500 chilometri al di sopra della coltre nuvolosa. Nello stesso giorno effettuerà un sorvolo della Grande Macchia Rossa, osservandola da 9.000 chilometri di distanza, e la combinazione di queste immagini con quelle di Gemini si rivelerà un vero tesoro di informazioni.

“La misteriosa Grande Macchia Rossa è la formazione di Giove più conosciuta”, ha detto Scott Bolton, principal investigator di Juno. “Questa tempesta colossale ha imperversato sul pianeta più grande del Sistema Solare per centinaia di anni. Ora Juno ed i suoi strumenti scientifici si immergeranno ad osservare da vicino quanto affondi in profondità questa tempesta e ci aiuteranno a comprendere come funzioni e cosa la renda così speciale”.
[ Barbara Bubbi ]

https://m.phys.org/news/2017-06-gemini-images-juno-spacecraft-discovery.html

Credit: Gemini Observatory/AURA/NSF/JPL-Caltech/NASA