Il James Webb alla Scoperta della Grande Macchia Rossa

Il James Webb alla Scoperta della Grande Macchia Rossa

La NASA ha annunciato che il telescopio spaziale James Webb, il cui lancio è previsto per Marzo 2021, verrà utilizzato per studiare la Grande Macchia Rossa di Giove, allo scopo di penetrare nei misteri dell’enigmatica e iconica tempesta.

Leigh Fletcher dell’University of Leicester è a capo del progetto di osservazioni della tempesta gioviana. Il suo team è parte di un progetto più ampio per studiare con il James Webb vari obiettivi nel Sistema Solare, guidato da Heidi Hammel, vicepresidente esecutivo dell’Association of Universities for Research in Astronomy (AURA). “La sensibilità di Webb nell’infrarosso fornisce un complemento meraviglioso agli studi della Grande Macchia Rossa nel visibile realizzati con Hubble”, spiega Hammel. Il team prevede di utilizzare lo strumento MIRI a bordo del telescopio Webb per creare mappe multispettrali della Grande Macchia Rossa e analizzare le strutture termiche, chimiche e nuvolose. Osservare la tempesta nell’infrarosso potrebbe portare nuova luce sui processi che provocano il colore della macchia, solitamente attribuito all’interazione tra la radiazione ultravioletta del Sole e elementi chimici sollevati da possenti correnti atmosferiche all’interno della macchia.

Le osservazioni potranno contribuire a determinare inoltre se la Grande Macchia Rossa stia generando e rilasciando calore nell’atmosfera superiore di Giove, un fenomeno che potrebbe spiegare le alte temperature in quella regione. Generazioni di astronomi hanno studiato la Grande Macchia Rossa: l’iconica tempesta è stata monitorata sin dal 1830, ma potrebbe essere esistita per oltre 350 anni. La ragione di questa longevità rimane misteriosa, e una chiave per comprendere la formazione delle tempeste su Giove è testimoniare il loro intero ciclo di vita. Non abbiamo osservato la nascita della Grande Macchia Rossa, e potrebbe non estinguersi in tempi brevi, sebbene si stia restringendo. Pertanto gli scienziati devono basarsi su tempeste più piccole e più recenti, per studiare come abbiano inizio ed evolvano. Questo sarà uno degli obiettivi del James Webb. Le osservazioni riveleranno inoltre la struttura verticale dell’immensa tempesta, un vincolo importante per le simulazioni numeriche della meteorologia gioviana, volte a svelare i misteri di una delle formazioni più note del Sistema Solare.
[ Barbara Bubbi ]

Credits: NASA, ESA, and A. Simon (NASA Goddard)

https://www.nasa.gov/feature/goddard/2018/nasa-s-james-webb-space-telescope-to-target-jupiter-s-great-red-spot