Campo Magnetico Mutevole per Giove

Campo Magnetico Mutevole per Giove

La missione Juno ha permesso di effettuare la prima rilevazione inequivocabile di un campo magnetico interno variabile nel corso del tempo in un pianeta che non sia la Terra, un fenomeno chiamato variazione secolare. I cambiamenti nel campo magnetico individuati su Giove sono dovuti molto probabilmente a venti atmosferici che infuriano nelle profondità del gigante gassoso. Lo studio è pubblicato su Nature Astronomy.

La scoperta aiuterà gli scienziati a comprendere meglio la struttura interna di Giove, incluse le dinamiche atmosferiche, così come i cambiamenti nel campo magnetico terrestre. Caratterizzare il campo magnetico di un pianeta richiede misurazioni ravvicinate. Gli scienziati hanno confrontato i dati di precedenti missioni (Pioneer 10 and 11, Voyager 1 e Ulysses) con un nuovo modello del campo magnetico gioviano, basato sui dati raccolti dalla sonda Juno, durante i suoi passaggi ravvicinati al pianeta. È stato scoperto che, dai primi dati forniti dalla sonda Pioneer agli ultimi dati di Juno, si sono verificati piccoli, ma netti mutamenti nel campo.

“Scoprire qualcosa di così piccolo come queste variazioni in un qualcosa di così immenso come il campo magnetico di Giove si è rivelata una sfida”, afferma Kimee Moore della Harvard University a Cambridge. “Avere a disposizione come base di riferimento le osservazioni ravvicinate, effettuate nel corso di oltre quattro decenni, ci ha permesso di raccogliere dati a sufficienza per confermare che il campo magnetico di Giove, in effetti, cambia nel tempo”.

La rappresentazione, derivante dalle simulazioni, illustra il campo magnetico di Giove. La Grande Macchia Blu spicca come caratteristica particolarmente evidente, in cui entrano le linee di campo magnetico (in grigio) Image credit: NASA/JPL-Caltech/Harvard/Moore et al.

La migliore spiegazione alla base di tali variazioni di campo riguarda l’effetto dei venti atmosferici di Giove, che si estendono dalla superficie del pianeta fino a oltre 3.000 chilometri di profondità, laddove l’interno del pianeta inizia a trasformarsi da gas a metallo liquido altamente conduttore. Si ritiene che i venti zonali spezzino le linee di campo magnetico, le allunghino e le trasportino attorno al pianeta.

In nessun luogo la variazione secolare è così ampia come nella cosiddetta “Grande Macchia Blu” del pianeta, un’invisibile concentrazione di campo magnetico in una zona vicina all’equatore. “È incredibile che un ristretto hot spot magnetico, la Grande Macchia Blu, sia responsabile di quasi tutta la variazione secolare di Giove, ma i numeri lo confermano”, spiega Moore. “Grazie a questa nuova comprensione dei campi magnetici, durante futuri passaggi ravvicinati potremo iniziare a creare una mappa globale della variazione secolare di Giove. Questo ha applicazioni anche per gli scienziati che studiano il campo magnetico terrestre, che contiene ancora molti misteri da svelare”.

Image credit: NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/Kevin M. Gill

https://www.missionjuno.swri.edu/news/Juno-Finds-Changes-in-Jupiters-Magnetic-Field