Una Squadra di Sette Lune per un Anello di Saturno

Una Squadra di Sette Lune per un Anello di Saturno

 

Tenere insieme gli anelli di Saturno richiede lavoro di squadra. Un anello in particolare deve il suo aspetto ben curato all’azione di almeno sette lune, secondo un nuovo studio guidato da ricercatori della Cornell University.

Secondo la teoria finora più accreditata soltanto la luna di Saturno Giano permetterebbe ai milioni di piccoli corpuscoli che lo costituiscono di rimanere confinati all’interno dell’anello A, il più grande e il più lontano degli anelli visibili del pianeta gigante. Ma dopo aver analizzato attentamente i dati della sonda Cassini gli astronomi della Cornell hanno concluso che una squadra intera di sette lune trattiene unito l’anello, impedendo che le delicate particelle che lo compongono vengano disperse nello spazio.

Senza l’azione di forze che tengano a bada l’anello A, il suo materiale potrebbe diffondersi e andare disperso. “Cassini ha fornito dettagli sulla massa delle lune di Saturno e sulle caratteristiche fisiche degli anelli, così, matematicamente parlando, abbiamo concluso che la luna Giano da sola non potrebbe impedire agli anelli di disgregarsi”, afferma Radwan Tajeddine, primo autore dello studio pubblicato su The Astrophysical Journal. Gli scienziati hanno scoperto che il merito di tener insieme l’anello va condiviso tra le lune Pan, Atlante, Prometeo, Pandora, Epimeteo, Mimas e Giano. “Tutte queste lune lavorano come un gruppo per contenere l’anello. Insieme sono forti. L’unione fa la forza”, ha detto Tajeddine.

La sonda Cassini ha fornito agli scienziati immagini straordinariamente dettagliate degli anelli. L’anello A sembra simile ad un disco di vinile; sono visibili centinaia di onde di densità che ricordano i solchi del disco e sono create da quelle che gli astronomi chiamano risonanze delle lune, che esercitano perturbazioni gravitazionali. Queste onde hanno permesso agli scienziati di dedurre che l’influenza gravitazionale delle lune contribuisce a rallentare e ridurre lo spargimento del materiale dell’anello verso l’esterno.

Secondo Tajeddine gli scienziati non sono ancora sicuri del modo in cui gli anelli si siano formati, ma il meccanismo del loro confinamento è finalmente chiaro. “Le onde di densità create dalle lune sono belle da vedere, ma in realtà partecipano al tenere insieme l’anello”. Un vero lavoro di squadra che contiene le particelle nei confini dell’anello e ci permette di ammirare una delle strutture più affascinanti del Sistema Solare.
[ Barbara Bubbi ]

https://phys.org/news/2017-10-saturn-moons.html

Credit: NASA