La rinascita di una stella

La rinascita di una stella

Questa incantevole nube dalla forma ovale e dalle tinte vivaci, chiamata Abell 78, ci racconta la storia affascinante della vita e della morte stellare. Al centro della nebulosa una stella morente, simile al nostro Sole, ha espulso gli strati esterni durante il cammino verso l’oblio ed è tornata, per un breve periodo di tempo, a risplendere della passata gloria.

Avendo esaurito il combustibile nucleare nei loro nuclei, stelle come queste espellono i loro strati gassosi esterni e collassano sotto l’effetto della loro stessa gravità fino a diventare dense, calde nane bianche. Intorno a loro il materiale espulso urta col gas e la polvere nell’ambiente circostante, portando alla formazione di belle nubi note come nebulose planetarie.

Tuttavia la rinascita alla vita osservata in quest’immagine è un evento eccezionale per una nebulosa planetaria. Sono state scoperte solo una manciata di stelle simili a questa, e in questo caso la forma intricata del materiale incandescente della nube spiega la sua storia turbolenta.

Sebbene la reazione nucleare dell’idrogeno e dell’elio si sia esaurita nella stella morente, causando il collasso gravitazionale e l’espandersi del suo inviluppo in una bolla, alcuni degli strati esterni della stella sono diventati così densi che è ripartita la fusione dell’elio. Questa rinnovata attività nucleare ha provocato un altro vento stellare molto più veloce, che spazza via più materiale. L’interazione tra vecchi e nuovi flussi di materia in uscita è la causa della struttura complessa della nube, compresi i filamenti radiali che si vedono fuoriuscire dalla stella al centro.

Queste interazioni con l’ambiente hanno riscaldato il gas ad oltre un milione di gradi, facendolo brillare nelle immagini radio. Gli astronomi hanno rilevato l’emissione di questo gas caldo tramite l’osservatorio spaziale XMM-Newton dell’ESA, riscontrando somiglianze con un’altra nebulosa planetaria, Abell 30.

L’immagine a tre colori combina dati a raggi X di XMM-Newton (in blu), ed osservazioni ottiche che rivelano il bagliore dell’ossigeno (in verde) e dell’elio (in rosso).

http://m.esa.int/spaceinimages/Images/2015/07/Born-again_planetary_nebula

Credit: Sean Couch, Michigan State University