15 Gen 2022 Uno smeraldo nel firmamento
La tenue e delicata luce della nebulosa planetaria IC 1295 illumina di un bel verde smeraldo lo sfondo oscuro dello spazio punteggiato di stelle. La ripresa del Very Large Telescope dell’ESO inquadra l’ultimo, glorioso addio di una stella morente situata a circa 3300 anni luce di distanza nella costellazione dello Scudo. Le stelle simili al Sole terminano la loro vita come piccole e dense nane bianche. Ma mentre sono sulla via del tramonto i gusci esterni delle loro atmosfere vengono soffiate via nello spazio. Per qualche decina di migliaia di anni quella che un tempo era una stella maestosa rimane circondata da spettacolari nubi di gas ionizzato dalle forme più svariate. Questa nebulosa planetaria in particolare è composta da molteplici gusci, vari strati espulsi in periodi successivi dalla stella morente.
Le bolle sono composte da gas che formava l’atmosfera stellare e che è stato espulso da reazioni di fusione instabili nel nucleo della stella. Ora si trova immerso nell’intensa radiazione ultravioletta del fantasma stellare, che, ionizzandolo, lo rende brillante. La particolare tonalità verdastra preponderante in IC 1295 è prodotta dall’ossigeno ionizzato. I resti esausti del nucleo della stella sono visibili come un puntino luminoso dalla tonalità blu-bianca nel cuore della nube. La stella centrale diventerà una nana bianca fioca e compatta, che gradualmente si raffredderà nel corso di molti miliardi di anni.
https://www.eso.org/public/news/eso1317/?lang
Credit ESO