Novità sui campi magnetici delle stelle

Novità sui campi magnetici delle stelle

I campi magnetici del Sole e di altre stelle sono responsabili di buona parte del loro comportamento, tra cui la generazione di potenti tempeste che possono produrre spettacolari aurore sulla Terra, ma anche danni ai sistemi di comunicazione satellitare, e rischi per gli astronauti nello spazio. Il nuovo studio, basato su dati provenienti dall’Osservatorio a raggi X Chandra della NASA, può aiutare gli astronomi a comprendere meglio come vengano prodotti questi campi magnetici.

Confrontando l’emissione di raggi X, un eccellente indicatore della potenza del campo magnetico di una stella, tra stelle di piccola massa e il nostro Sole, gli astronomi sono riusciti a trovare un indizio importante sulla produzione del campo magnetico.

Il Sole e le stelle di massa analoga hanno una struttura interna suddivisa tra una zona interna radiativa e una zona esterna convettiva, in cui l’energia termica, attraverso i moti convettivi, viene portata negli strati più esterni del corpo celeste, ossia in superficie. Le stelle con masse notevolmente inferiori, tuttavia, non hanno una struttura così differenziata: il processo della convezione è dominante in tutta la stella.

I ricercatori hanno esaminato quattro stelle di piccola massa, due tramite Chandra e due tramite dati d’archivio del satellite ROSAT, e hanno trovato che l’emissione di raggi X era simile a quella di stelle come il Sole. Questo risultato è stato sorprendente perché molti scienziati ritengono che il confine tra zona radiativa e zona convettiva nelle stelle simili al Sole contribuisca alla potenza del campo magnetico. Se stelle prive di un tale confine hanno campi magnetici relativamente forti, allora questa teoria potrebbe dover essere rivista. L’articolo relativo allo studio di Wright e Drake è stato pubblicato su Nature.

http://chandra.harvard.edu/photo/2016/gj3253/

Credit  X-ray: NASA/CXC/Keele Univ/N.Wright et al; Illustration: NASA/CXC/M.Weiss