La Magnifica Nebulosa della Carena

La Magnifica Nebulosa della Carena

Formazioni nebulari insolite svelano la loro colorata bellezza in questo paesaggio fantastico, scolpito dai venti stellari e dalla radiazione ultravioletta delle stelle colossali che popolano la Nebulosa della Carena. La nube è una delle regioni di formazione stellare più vicine alla Terra e rappresenta un laboratorio ideale per studiare la nascita e la vita delle stelle. Questa magnifica ripresa composita contiene dati a varie lunghezze d’onda ottenuti da tre telescopi, per evidenziare lo splendore di miriadi di stelle neonate, nascoste in banda ottica da cortine di polveri opache.

L’epopea stellare nella nebulosa ebbe inizio pochi milioni di anni fa, quando la prima generazione di stelle si accese nel mezzo di un’enorme nube di freddo idrogeno molecolare. La forza possente dei venti e della radiazione stellare scavò una bolla gassosa in espansione, comprimendo via via gli addensamenti di materia circostante, un processo che ha innescato una seconda ondata di formazione stellare. L’immensa nebulosa contiene molte stelle con massa oltre 50 volte quella solare. L’oggetto più famoso è l’enigmatica Eta Carinae, in realtà un sistema binario in cui la stella più colossale delle due ha una massa un centinaio di volte quella del Sole. Un alone di mistero avvolge questa stella straordinaria, che sembrò esplodere come supernova negli anni 40 del XIX secolo, ma che in realtà era ancora lì, a risplendere come se in effetti non volesse morire.

L’intera nebulosa, catalogata come NGC 3372, si estende per quasi 300 anni luce e si trova a circa 7.500 anni luce di distanza da noi, nella Costellazione australe della Carena. Nell’immagine la luce visibile catturata dalla Digital Sky Survey è mostrata in blu, la luce nel vicino infrarosso ripresa dalla Two Micron All Sky Survey (2MASS) in verde e le osservazioni nell’infrarosso del telescopio spaziale Spitzer sono rese in rosso.

http://www.spitzer.caltech.edu/images/3599-sig11-006-New-View-of-the-Great-Nebula-in-Carina

Credit NASA/JPL-Caltech/M. Povich (Penn State Univ.)