La Nebulosa Planetaria Abell 78

La Nebulosa Planetaria Abell 78

L’incantevole nube ovale dalle tinte vivaci visibile al centro di questa bella immagine e chiamata Abell 78, ci racconta la storia affascinante della vita e della morte stellare. Al centro della nebulosa una stella morente, simile al nostro Sole, ha espulso gli strati esterni durante il cammino verso l’oblio ed è tornata, per un breve periodo di tempo, a risplendere della passata gloria. Avendo esaurito il combustibile nucleare nei loro nuclei, stelle come queste espellono i loro strati gassosi esterni e collassano sotto l’effetto della loro stessa gravità fino a diventare dense e calde nane bianche. Intorno a loro il materiale espulso urta col gas e la polvere nell’ambiente circostante, portando alla formazione di belle nubi note come nebulose planetarie.

Sebbene la reazione nucleare si sia esaurita nel cuore della stella morente, alcuni dei suoi strati esterni sono diventati così densi che è ripartita la fusione dell’elio. Questa rinnovata attività ha provocato un altro vento stellare molto più veloce, in grado di spazzare via ulteriore materiale. L’interazione tra vecchi e nuovi deflussi di materia è la causa della struttura complessa della nube.

Ai lati della nebulosa variopinta sono visibili due brillanti stelle in primo piano, appartenenti alla Via Lattea e differenti per temperatura superficiale, e quindi per colore. Ma Abell 78 brilla per la caratteristica emissione di atomi ionizzati nel tenue guscio di materiale colpito dall’intensa radiazione della calda stella centrale. Il bagliore blu-verde degli anelli e filamenti nella regione centrale corrisponde all’emissione di atomi di ossigeno doppiamente ionizzato, circondato dall’emissione rossastra propria dell’idrogeno ionizzato. Abell 78, distante circa 5.000 anni luce da noi nella Costellazione del Cigno, si estende per circa tre anni luce.

Image Credit & Copyright: Bernhard Hubl

https://apod.nasa.gov/apod/ap201016.html

APOD
2020 Oct 16