01 Mag 2020 Visioni Dettagliate di Pianeti Nascenti
Un team internazionali di astronomi ha catturato 15 immagini dei bordi interni di dischi circostanti giovani stelle localizzate a centinaia di anni luce di distanza da noi. Le riprese di questi dischi ricchi di gas e polveri, luoghi di nascita di nuovi pianeti, possono aiutare gli scienziati a comprendere meglio i meccanismi di formazione planetaria. I risultati sono pubblicati su Astronomy & Astrophysics.
Nei dischi protoplanetari che si formano attorno alle baby-stelle grumi e addensamenti di polveri possono diventare via via più massicci fino a creare corpi rocciosi che in seguito si trasformano in giovani pianeti. Si ritiene che i mondi rocciosi come la Terra si formino nelle regioni interne del disco, a meno di 5 unità astronomiche dalla stella. Nel corso degli scorsi anni gli astronomi hanno ripreso varie immagini dei dischi, ma senza riuscire a catturare i dettagli più fini. “In queste riprese le regioni vicine alla stella, dove si formano i pianeti rocciosi, sono coperte soltanto da pochi pixel”, afferma Jacques Kluska della KU Leuven, Belgio, a guida dello studio. “Avevamo bisogno di visualizzare questi dettagli per riuscire a identificare strutture che potessero rivelare la formazione di pianeti e per caratterizzare le proprietà dei dischi”. Una simile definizione richiede una tecnica osservativa del tutto diversa dalle usuali, l’interferometria nell’infrarosso. Il team ha utilizzato questa tecnica all’European Southern Observatory (ESO) in Cile per ottenere le immagini, combinando la luce raccolta da quattro telescopi del Very Large Telescope.
Tuttavia il processo non consente di ottenere direttamente un’immagine della sorgente osservata: i dettagli dei dischi devono essere recuperati con una tecnica di ricostruzione matematica. “Abbiamo dovuto rimuovere la luce della stella, dal momento che ostacolava il livello di dettaglio osservabile nei dischi”, aggiunge Kluska. Alcune scoperte dello studio sono immediatamente ricavabili dalla visione delle immagini. “Si possono vedere alcune macchie più o meno brillanti, indizi dei processi che possono portare alla formazione di pianeti. Ad esempio, potrebbero esserci instabilità nel disco che causano la nascita di vortici, in cui il disco accumula grani di polveri che crescono e via via evolvono in pianeti”. Il team condurrà ulteriori ricerche per verificare cosa potrebbe nascondersi dietro a queste irregolarità nel disco.
Nell’immagine rappresentazione artistica di una giovane stella circondata da un disco protoplanetario
Credit: ESO/L. Calçada
https://eurekalert.org/pub_releases/2020-04/kl-acr042820.php