Westerlund 1

Westerlund 1

 Il giovane ammasso stellare in questa strepitosa ripresa del telescopio Webb è un vero spettacolo pirotecnico cosmico! Lo splendore abbagliante di Westerlund 1 è dovuto alla presenza di un denso gruppo di stelle tra le più calde, luminose e massicce della nostra galassia: questo ammasso estremo contiene una massa totale tra 50.000 e 100.000 volte quella del Sole, con stelle giganti che si addensano tutte entro una regione affollatissima, ampia appena 6 anni luce! L’ammasso, situato a 12.000 anni luce di distanza da noi nella Costellazione dell’Altare, risplende all’interno di un’immensa nube fredda di gas e polveri interstellari, in cui stanno nascendo nuove stelle, e rappresenta un laboratorio unico per studiare la fisica stellare estrema e l’evoluzione delle stelle più massicce.

L’aspetto unico Westerlund 1 deriva dalla sua grande, densa e differenziata popolazione di stelle massicce, che non ha controparti in altri ammassi noti della Via Lattea in termini di numero di stelle e ricchezza di tipi spettrali e fasi evolutive: dalle stelle di Wolf-Rayet alle supergiganti OB, dalle ipergiganti gialle (brillanti quasi come un milione di Soli) alle variabili blu luminose. Dal momento che questi colossi stellari hanno vita breve, Westerlund 1 è molto giovane, con un’età compresa tra 3,5 e 5 milioni di anni. Super-ammassi stellari come questo sono simili a quelli che popolavano la Via Lattea agli albori della sua lunga storia, quando la produzione stellare era frenetica: si stima che una decina di miliardi di anni fa il tasso di formazione stellare nella galassia raggiungesse il ritmo incredibile di centinaia di stelle all’anno.

Oggi rimangono solo una manciata di super-ammassi stellari nella nostra galassia e rappresentano l’ambiente più estremo in cui possano formarsi stelle e pianeti. Westerlund 1 è un esempio impressionante di uno di questi ammassi mostruosi: contiene centinaia di stelle incredibilmente massicce, alcune delle quali centinaia di migliaia di volte più luminose del Sole, altre oltre un migliaio di volte più grandi. Pensate che, se il Sistema Solare fosse collocato nel cuore di questo rimarchevole ammasso, il nostro cielo sarebbe punteggiato da centinaia di stelle luminose quanto la Luna piena! In Westerlund 1 risplende una delle stelle più grandi mai individuate, Westerlund 1-26, una ipergigante rossa con raggio 1.500 volte quello solare. Se Westerlund 1-26 fosse posizionata dove si trova il Sole nel nostro sistema planetario, si estenderebbe fino al di là dell’orbita di Giove.

La formidabile quantità di stelle massicce in Westerlund 1 ha un impatto sconvolgente sull’ambiente circostante. Si stima che l’ammasso contenga così tante stelle ciclopiche da poter dar origine, nel giro di meno di 40 milioni di anni, a oltre 1.500 future supernove. L’eccellente visione nell’infrarosso del telescopio Webb permette agli astronomi di osservare anche la popolazione di stelle di piccola massa in un super-ammasso così imponente. Lo studio della formazione stellare in ambienti estremi come quello in Westerlund 1 può fornirci indizi fondamentali per comprendere la nascita e l’evoluzione delle stelle nell’Universo primordiale, dominato dalla presenza di stelle massicce.

Credit: ESA/Webb, NASA & CSA, M. Zamani (ESA/Webb), M. G. Guarcello (INAF-OAPA) and the EWOCS team

https://esawebb.org/images/potm2409b/