Pennello d’Artista in Rho Ophiuchi

Pennello d’Artista in Rho Ophiuchi

Questa fantastica ripresa del telescopio spaziale James Webb ritrae una piccola zona di cielo in cui stanno nascendo nuove stelle, all’interno del Complesso Nebuloso Molecolare di Rho Ophiuchi, una vasta regione di formazione stellare situata a circa 390 anni luce da noi. Nubi di polveri, gas variopinti e stelle neonate rivelano il loro splendore nell’inimitabile cromatismo di questo dettagliato primo piano cosmico, simile a un capolavoro dipinto da un grande artista.

La zona inquadrata contiene una cinquantina di giovani stelle, di massa simile al nostro Sole o più piccole. L’unica stella significativamente più massiccia del Sole è S1, visibile nella parte inferiore della ripresa, al centro di una vasta cavità contornata da una massa intricata di polveri e gas che brillano di una delicata tonalità giallastra. I veloci venti emessi dalla stella impattano sulla densa materia nebulare, generando poderose onde d’urto e provocando la formazione di cavità nelle nubi circostanti. Il gas in questa zona è ricco di idrocarburi policiclici aromatici, molecole organiche annoverate tra i composti più diffusi nello spazio. Insieme ai granelli di polveri interstellari queste macromolecole potrebbero svolgere un ruolo fondamentale nella formazione degli amminoacidi, mattoni alla base di strutture biologiche come le proteine.

La nursery stellare appartiene alla più vasta nebulosa IC 4603, situata fra le stelle Rho Ophiuchi e Antares. In realtà la regione inquadrata è piccola e relativamente tranquilla rispetto ad altre importanti zone di formazione stellare, dominate da stelle giganti. Eppure l’immagine di Webb rivela una straordinaria dinamicità, mostrando in estremo dettaglio la complessità dei violenti fenomeni in atto durante la formazione stellare: la radiazione ad alta energia e i rapidi venti di particelle cariche emesse dalle giovani stelle fanno brillare le nubi intricate e scolpiscono una trama complessa nelle polveri, generano strutture intricate e filamentose.
Veloci ed energetici getti di plasma incandescente emessi da stelle in formazione attraversano la scena, impattando sul gas e illuminando l’idrogeno molecolare di tonalità rossastra. Alcune stelle rivelano la presenza di un disco circumstellare, luogo in cui potranno formarsi futuri sistemi planetari. Le aree scure sono le più dense di polveri: all’interno di questi spessi addensamenti, in cui particelle di densa polvere opaca assorbono la luce che colpisce le nubi, si annidano protostelle in formazione, nascoste alla vista. Non appena le prostelle diventeranno più calde e luminose, la loro intensa radiazione e i venti stellari dissiperanno gradualmente le nubi, finchè gli astri emergeranno in tutta la loro maestosità, rivelando lo splendore della luce nata dalle tenebre.

La parte superiore della ripresa è dominata invece da stelle che eruttano dai poli una coppia di stretti getti di plasma in opposte direzioni, visibili in alto e a destra, squarciando così l’involucro denso di polveri in cui sono nate. Nel bordo superiore dell’immagine, appena a sinistra del lungo getto verticale color rosso fuoco, due ombre di forma conica si estendono da una stella brillante, rivelando la presenza di un disco protoplanetario ricco di polveri che oscura in parte la luce stellare.
Questa immagine è stata scelta per celebrare il primo anniversario del telescopio spaziale James Webb ed è di straordinario interesse scientifico, mostrando la nascita delle stelle come mai vista prima. Analizzando composizione e struttura delle regioni di formazione stellare, Webb può aiutarci a ricavare indizi sulle nostre origini e a capire come la Terra è diventata il luogo ideale per la vita che conosciamo.

Credit: NASA, ESA, CSA, STScI, K. Pontoppidan (STScI), A. Pagan (STScI)

https://esawebb.org/images/weic2316a/