Terra Bruciata Attorno alla Nana Rossa

Terra Bruciata Attorno alla Nana Rossa

Utilizzando il telescopio Hubble gli astronomi hanno scoperto che le eruzioni stellari che le nane rosse producono in gioventù sono da 100 a 1000 volte più energetiche rispetto a quelle prodotte nelle fasi più avanzate della loro vita. Una delle giovani nane rosse oggetto dello studio ha emesso un poderoso brillamento, un superflare tale da compromettere l’abitabilità di eventuali, malcapitati pianeti nelle vicinanze.

Violente eruzioni ed espulsioni di massa coronale emesse dalla stella madre possono rendere inabitabili i suoi pianeti influenzando la loro atmosfera, riscaldandola e persino portandola ad evaporare. Le nane rosse sono stelle piccole, fredde e molto comuni nella galassia, ma le loro frequenti ed esplosive eruzioni implicano un’attività nettamente superiore rispetto a stelle come il nostro Sole. Inoltre le cosiddette zone abitabili, ove eventuali pianeti possono essere in grado di sostenere la presenza di acqua liquida in superficie, si trovano a distanze molto inferiori dalla loro stella madre di quanto non si trovi la Terra rispetto al Sole. Il telescopio Hubble osserva nane rosse di tre età differenti – giovani, intermedie e vecchie – nell’ambito di un vasto programma chiamato HAZMAT (HAbitable Zones and M dwarf Activity across Time). I violenti flare stellari emessi dalle nane rosse sono particolarmente brillanti nella luce ultravioletta rilevata da Hubble.

Il team ha scoperto che i brillamenti delle nane rosse più giovani osservate, con età di appena 40 milioni di anni, sono da 100 a 1000 volte più energetici rispetto a quelli delle stelle più vecchie. L’età di queste vivaci stelle corrisponde al periodo in cui potrebbero formarsi pianeti di tipo terrestre attorno alla stella. Circa tre quarti delle stelle nella nostra galassia sono nane rosse, quindi gran parte dei pianeti della galassia situati in zona abitabile probabilmente orbitano attorno a nane rosse. In effetti la stella più vicina al Sole, la nana rossa Proxima Centauri, vanta un pianeta di dimensione terrestre nella sua zona abitabile.

Ma le giovani nane rosse sono stelle molto attive, e producono brillamenti così energetici da influenzare la chimica atmosferica dei pianeti e forse strappare via la loro atmosfera. “Lo scopo del programma HAZMAT è quello di aiutarci a conoscere l’abitabilità dei pianeti attorno a stelle di piccola massa”, spiega Evgenya Shkolnik, dell’Arizona State University. “Queste piccole stelle sono di importanza fondamentale per la comprensione delle atmosfere planetarie”. Lo studio ha preso in esame la frequenza dei brillamenti in 12 nane rosse e ha permesso di individuare uno dei flare più intensi mai osservati in luce ultravioletta, un vero e proprio superflare, più potente del più energetico brillamento mai registrato sul Sole. I risultati della prima parte del programma sono stati pubblicati su The Astrophysical Journal.

Ma superflare di questa frequenza e intensità potrebbero bombardare i pianeti in orbita con quantità di radiazione ultravioletta tali da compromettere definitivamente ogni chance di abitabilità? “Flare come quelli osservati hanno la capacità di strappare via l’atmosfera di un pianeta. Ma questo non significa necessariamente impossibilità o distruzione della vita sul pianeta. Potrebbe trattarsi di una vita differente da quella che immaginiamo. Oppure potrebbero essere all’opera altri processi in grado di ripristinare o difendere l’atmosfera. Di sicuro è un ambiente brutale, ma esiterei ad affermare che si tratti di un ambiente sterile”, conclude Parke Loyd, primo autore dello studio.
[ Barbara Bubbi ]

Nell’immagine rappresentazione artistica di una giovane nana rossa attiva in grado di strappare via l’atmosfera di un pianeta in orbita
Credits Artwork: NASA, ESA, and D. Player (STScI)
Science: NASA, ESA, and P. Loyd and E. Shkolnik (Arizona State University)

http://hubblesite.org/news_release/news/2018-46