Vita “Nascosta” su Barnard b

Vita “Nascosta” su Barnard b

Lo scorso Novembre gli astronomi hanno annunciato la scoperta di una super-Terra attorno alla Stella di Barnard, situata a soli 6 anni luce di distanza dalla Terra. Ora un gruppo di astronomi rivela in un nuovo studio che il mondo alieno potrebbe presentare condizioni adatte a forme di vita elementare sotto la superficie ghiacciata.

Sulla Terra i camini geotermali producono calore e creano ambienti unici in cui può svilupparsi la vita, persino nelle fredde e oscure profondità dell’oceano. Secondo il team simili processi potrebbero essere all’opera sull’esopianeta, noto come Barnard b. La Stella di Barnard è una vecchia nana rossa di piccola massa, che emette solo una frazione dell’energia emessa dal nostro Sole. Il pianeta ha una massa tre volte quella terrestre e orbita attorno alla stella ogni 233 giorni. Data la sua distanza da una stella piccola, dovrebbe essere un luogo piuttosto freddo, in cui l’acqua ghiaccia in superficie.

Ma i ricercatori ritengono che, se il pianeta possiede un nucleo di ferro/nichel e una sufficiente attività geotermale, formazioni come pennacchi vulcanici e camini potrebbero creare zone di acqua liquida sotto la superficie ghiacciata in cui sia presente la vita. Tali regioni sarebbero simili ai laghi sub-superficiali presenti in Antartide, secondo Edward Guinan della Villanova University, tra gli autori dello studio. Guinan ha paragonato queste zone alle regioni che potrebbero esistere anche sulla luna di Giove Europa, in cui gli scienziati ritengono sia presente un oceano globale sotto la superficie ghiacciata. Europa è riscaldata da effetti mareali della gravità di Giove, mentre su Barnard b il calore dovrebbe provenire dal pianeta stesso. Anche se l’età stimata del sistema di Barnard è di circa due volte quella del Sistema Solare, se il pianeta presenta un vasto e caldo nucleo ferroso, la sua massa più grande potrebbe avergli garantito una maggiore e durevole attività geotermica.

Un nucleo di ferro liquido potrebbe inoltre aver fornito protezione dalla devastante attività della stella: le nane di tipo M sono note per la quantità di radiazioni ed eventi eruttivi che emettono, in grado di strappare via l’atmosfera dei pianeti in orbita, specie in “età giovanile”.  Sapendo che l’età della stella è di circa 8,6 miliardi di anni, il team ha calcolato la quantità di radiazione X e ultravioletta che il pianeta dovrebbe ricevere alla sua distanza di 0,4 unità astronomiche. L’effetto dell’attività stellare è più dirompente quando la stella è più giovane e più attiva e diminuisce man mano che la stella invecchia.

Tuttavia la stella di Barnard da giovane sarebbe stata più luminosa, riscaldando il suo pianeta abbastanza perché un’atmosfera composta da gas a effetto serra mantenesse la superficie temperata, anche se per breve periodo. Attualmente Barnard b riceve solo il due percento della radiazione che la Terra riceve dal Sole ed è un mondo freddo con una temperatura superficiale attorno a -170 gradi Celsius. Ma la sua superficie ghiacciata potrebbe nascondere un oceano potenzialmente abitabile in profondità.
[ Barbara ]

Nell’immagine rappresentazione artistica di Barnard b
Credit ESO/M. Kornmesser

http://www.astronomy.com/news/2019/01/life-might-exist-on-the-new-planet-discovered-around-barnards-star