Chandra Festeggia il Suo 20° Compleanno

Chandra Festeggia il Suo 20° Compleanno

Il team dell’osservatorio spaziale a raggi X Chandra ha rilasciato una serie di nuove, strepitose immagini, per celebrare il 20° anniversario del lancio del telescopio, avvenuto il 23 Luglio 1999. Le riprese dimostrano la vastità della capacità esplorativa di Chandra, evidenziano la varietà di oggetti studiati e l’importanza dell’osservazione in banda X. Dalla maestosità colossale di un ammasso di galassie alla luce radiosa di stelle neonate, le nuove immagini sono un campione che celebra la spettacolarità della visione di Chandra, uno dei grandi telescopi della NASA.

Le scoperte effettuate grazie al telescopio hanno coinvolto diversi aspetti della ricerca astrofisica: ad esempio la studio della materia oscura, il comportamento dei buchi neri supermassicci attivi, l’arricchimento del mezzo interstellare tramite le esplosioni di supernova, l’ambiente complesso delle stelle nascenti. “Chandra rimane impareggiabile nella sua capacità di scoprire e studiare sorgenti di raggi X”, afferma Belinda Wilkes, che dirige il Chandra X-ray Center. “Dal momento che, virtualmente, ogni sorgente astronomica emette raggi X, abbiamo bisogno di un telescopio come Chandra per ricavare una visione completa dell’Universo”.

A partire dalla parte superiore sinistra dell’inquadratura e procedendo verso destra, le immagini rilasciate immortalano Abell 2146, un colossale ammasso di galassie, la regione di Sagittarius A* nel centro galattico, la regione di formazione stellare 30 Doradus, il massiccio ammasso stellare Cygnus OB2, la Nebulosa NGC 604 nella galassia Messier 33, e il resto di supernova G292.0+1.8.

Nell’immagine l’ammasso di galassie Abell 2146

Abell 2146:
Il colossale sistema Abell 2146 deriva dalla collisione e fusione tra due ammassi di galassie. Gli ammassi galattici, le strutture più vaste del cosmo tenute insieme dalla gravità, crescono fondendosi uno con l’altro, nel corso di eventi tra i più energetici dell’Universo. In questa ripresa di Abell 2146, la radiazione X rilevata da Chandra è mostrata in viola, ed evidenzia il gas caldo nell’ammasso, mentre i dati ottici del telescopio Hubble mostrano stelle e galassie.
Credit: X-ray: NASA/CXC/Univ. of Waterloo/H. Russell et al.; Optical: NASA/STScI

Nella ripresa il centro galattico attorno a Sagittarius A*

Sagittarius A* (Centro Galattico):
La regione centrale della Via Lattea contiene una collezione esotica di oggetti, tra cui un buco nero supermassiccio con massa 4 milioni di volte quella solare, nubi gassose a temperature di milioni di gradi, stelle di neutroni, nane bianche che divorano materiale da stelle compagne e filamenti di emissione radio. Nella ripresa composita i dati di Chandra (in verde e blu) sono combinati con i dati in banda radio del telescopio sudafricano MeerKAT (in rosso).
Credit: X-Ray:NASA/CXC/UMass/D. Wang et al.; Radio:NRF/SARAO/MeerKAT

Nell’immagine la Nebulosa 30 Doradus

30 Doradus:
Al centro di 30 Doradus, chiamata anche Nebulosa Tarantola, un’immensa regione di formazione stellare nella Grande Nube di Magellano, migliaia di stelle massicce espellono materiale e producono radiazione intensa e possenti venti stellari. Chandra individua gas riscaldato a milioni di gradi dai venti e dalle esplosioni di supernova che segnano la fine delle stelle. L’immagine evidenzia in rosso, verde e viola i raggi X a bassa, media e alta energia.
Credit: NASA/CXC/Penn State Univ./L. Townsley et al.

Cygnus OB2:
Il raggruppamento stellare Cygnus OB2 ospita alcune tra le stelle più massicce e più luminose conosciute, che durante la loro breve vita soffiano incredibili quantità di venti possenti nell’ambiente circostante. Tali venti collidono con il materiale interstellare, provocando la formazione di onde d’urto e depositando immensa energia che produce emissione di raggi X. Nell’immagine i dati di Chandra (in rosso emissione diffusa del gas caldo e in blu sorgenti puntiformi) sono combinati con i dati del telescopio Spitzer nell’infrarosso (in arancio).
Credit: X-ray: NASA/CXC/SAO/J. Drake et al; H-alpha: Univ. of Hertfordshire/INT/IPHAS; Infrared: NASA/JPL-Caltech/Spitzer

Nell’immagine l’associazione stellare Cygnus OB2

NGC 604:
La vicina galassia Messier 33 contiene una regione di formazione stellare chiamata NGC 604, in cui risplendono almeno 200 stelle calde, giovani e massicce. La polvere fredda e il gas meno caldo appaiono come strutture filamentose nei dati ottici di Hubble (in viola), circondate da gigantesche cavità ricche di gas caldo che emette radiazione X, evidenziata da Chandra (in blu).
Credit: X-ray: NASA/CXC/CfA/R. Tuellmann et al.; Optical: NASA/AURA/STScI/J. Schmidt

G292:
G292.0+1.8 è un raro tipo di resto di supernova, derivante dalla morte esplosiva di una stella massiccia. I detriti stellari, infatti, sono insolitamente ricchi di ossigeno. I dati di Chandra evidenziano la struttura intricata e in rapida espansione lasciata dietro di sè dalla stella defunta. I colori rosso, verde, turchese e viola evidenziano i raggi X a vari livelli di energia.
Credit: NASA/CXC/SAO

http://chandra.si.edu/photo/2019/20th/