12 Gen 2019 Un Nuovo Mondo Scoperto da Scienziati Amatoriali
Utilizzando dati del telescopio Kepler alcuni volontari del progetto Exoplanet explorers hanno scoperto un pianeta grande due volte la Terra e localizzato nella zona abitabile della sua stella, la regione in cui è possibile la presenza di acqua liquida in superficie. La dimensione del nuovo mondo alieno, chiamato K2-288Bb, è rara tra i pianeti al di là del Sistema Solare.
“È una scoperta davvero entusiasmante per il modo in cui è avvenuta, per l’orbita temperata e perché sembra che i pianeti di questa dimensione siano piuttosto rari”, spiega Adina Feinstein dell’University of Chicago, a guida dello studio accettato per la pubblicazione su The Astronomical Journal. Il pianeta, localizzato a 226 anni luce di distanza nella Costellazione del Toro, si trova nel sistema stellare K2-288, che contiene una coppia di stelle di tipo M deboli e fredde, separate da una distanza di 8,2 miliardi di chilometri, circa 6 volte la distanza tra Saturno e il Sole. La stella più brillante ha massa e dimensione circa metà di quella solare, mentre la sua compagna circa un terzo del Sole. Il nuovo pianeta, K2-288Bb, orbita attorno alla stella più piccola ogni 31,3 giorni e potrebbe essere roccioso oppure simile a Nettuno.
Nel 2017 Feinstein e Makennah Bristow dell’University of North Carolina Asheville hanno lavorato insieme a Joshua Schlieder, astrofisico al Goddard Space Flight Center della NASA, cercando nei dati di Kepler evidenze di transiti, cali regolari della luce stellare dovuti al passaggio di un pianeta di fronte alla sua stella. Il team ha individuato due transiti in un sistema, ma era necessario un terzo evento di transito per confermare la candidatura dell’oggetto a esopianeta. Esaminando dati raccolti da Kepler nei giorni successivi a manovre di riposizionamento con l’aiuto di un nuovo software, i volontari del progetto Exoplanet explorers sono stati in grado di individuare il terzo segnale. Il team ha eseguito successive osservazioni con il telescopio spaziale Spitzer e telescopi alle Hawaii, esaminando inoltre i dati del satellite Gaia dell’ESA, per confermare così la presenza del mondo alieno.
[ Barbara ]
Nell’immagine rappresentazione artistica di K2-288Bb
Credit: NASA’s Goddard Space Flight Center/Francis Reddy