Svelata la Vera Età di Messier 11

Svelata la Vera Età di Messier 11

Gli astronomi hanno analizzato il moto delle stelle appartenenti a Messier 11, un denso ammasso popolato da quasi 3000 luci stellari, riuscendo a risolvere un mistero di lunga data relativo alla sua nascita ed evoluzione. Le analisi hanno rivelato che le stelle dello splendido raggruppamento, chiamato anche Ammasso dell’Anatra Selvatica, hanno tutte la stessa età.

Gli ammassi aperti ospitano varie generazioni successive di stelle oppure una singola popolazione di stelle nate nello stesso periodo? Per rispondere a questa domanda un team internazionale di astronomi ha osservato Messier 11, detto Ammasso dell’Anatra Selvatica (Wild Duck Cluster), con il telescopio MMT dell’University of Arizona. È ipotesi comune che molti ammassi aperti siano formati da una singola popolazione di stelle della stessa età, in grado di spazzare via con la loro radiazione e i venti stellari il materiale necessario a far nascere una successiva generazione di stelle. Ma in Messier 11 stelle della stessa luminosità appaiono differenti in quanto a colore, e questo ha portato a ipotizzare che anche le loro età fossero differenti.

Il team, guidato da Beomdu Lim della Kyung Hee University, ha scoperto che non è l’età delle stelle a far sì che appaiano di colori differenti, ma la loro rotazione. Negli ammassi aperti nascono stelle di varia massa, dalle giganti blu con vita breve, alle nane di piccola massa, in grado di brillare per decine di miliardi di anni. Man mano che le stelle invecchiano, cambiano in luminosità e colore, e questo permette agli scienziati di ricavare la loro età. Gli astronomi tracciano luminosità e colore delle stelle in un diagramma che mette in relazione temperatura e luminosità, e che definisce una banda pressoché diagonale chiamata sequenza principale. Il punto di uscita dalla sequenza principale è utilizzato per determinare l’età degli ammassi, sulla base delle aspettative di vita di ogni stella.

La questione è che le stelle di Messier 11 devìano dalla diagonale in punti diversi, come se le loro età fossero differenti, pur appartenendo allo stesso ammasso. Il team ha utilizzato lo spettrografo Hectochelle sul telescopio MMT per analizzare la luce stellare, scoprendo che il variare di colori delle stelle nell’ammasso non era dovuto a età stellari differenti, ma alla varietà dei periodi di rotazione. “Una stella in rapida rotazione può rimanere più a lungo nella sequenza principale rispetto ad una stella che ruota lentamente”, spiega Lim. “Un ampio range di velocità di rotazione delle stelle ha come risultato tempi di vita differenti”.

La velocità rotazionale è come una fontana di giovinezza per una stella: più veloce ruota, meglio si miscela l’idrogeno nel suo nucleo, rendendo il processo di fusione nucleare che la alimenta più efficiente, facendo sì che viva più a lungo e appaia più rossa rispetto alle compagne. Per spiegare la differente velocità di rotazione riscontrata nelle stelle dell’ammasso, gli astronomi ipotizzano che varie parti della nube in cui si sono formate le abbiano “messe in moto” in maniera differente, così da allungare la durata della loro vita.

Nell’immagine l’ammasso Messier 11 ripreso dal telescopio dell’MPG/ESO all’Osservatorio di La Silla. Le stelle blu al centro sono stelle dell’ammasso, mentre attorno sono presenti stelle più vecchie e più fredde. L’ammasso ha un’età di circa 250 milioni di anni.
Image: European Southern Observatory

https://uanews.arizona.edu/story/aging-flock-stars-wild-duck-cluster