I Primi Vagiti di una Baby-Stella Ben Nutrita

I Primi Vagiti di una Baby-Stella Ben Nutrita

Utilizzando il telescopio ALMA gli astronomi hanno ottenuto la prima dettagliata ripresa del disco di gas e polveri, visibile di faccia dalla nostra prospettiva, che alimenta la crescita di una massiccia protostella. I dati suggeriscono che il processo di nascita stellare sia il medesimo, indipendentemente dalla massa finale della stella.

Durante il processo di formazione, una baby-stella è circondata da un disco gassoso che costituisce il suo nutrimento, permettendo la ricaduta di materiale verso il centro. I dettagli di questo processo, e i motivi per cui le stelle si formano con ampia varietà di masse, non sono ancora ben noti. In particolare, le protostelle massicce sono difficili da studiare a fondo, per la loro rarità: anche le più vicine risplendono piuttosto lontano dalla Terra. Kazuhito Motogi della Yamaguchi University, Giappone, e il suo team hanno utilizzato l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) per osservare la massiccia protostella G353.273+0.641 (G353 in breve), localizzata a 5.500 anni luce da noi, nella Costellazione dello Scorpione. G353 ha una massa 10 volte quella del Sole, e sta ancora crescendo. Rappresenta un obiettivo importante per lo studio della formazione delle stelle massicce perché il suo disco è visibile di faccia, e questa caratteristica rende più agevole osservarne le regioni interne.

Immagine di ALMA della massiccia protostella G353.273+0.641. L’emissione compatta attorno alla stella centrale, il disco e l’involucro gassoso sono mostrati in rosso, giallo e blu. Credit: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO), Motogi et al

Le osservazioni di ALMA hanno permesso di inquadrare un disco rotante attorno a G353 con un raggio otto volte più grande rispetto all’orbita di Nettuno intorno al Sole. Anche se possono sembrare dimensioni ragguardevoli, in realtà si tratta di uno dei dischi più piccoli mai scoperto attorno a una baby-stella massiccia. Inoltre, il disco è circondato da un involucro di gas tre volte più grande del disco stesso. “Abbiamo misurato il tasso di ricaduta del gas dall’involucro esterno verso il disco interno”, spiega Motogi. “Questo ci ha permesso di stimare l’età della baby-stella, che risulta di appena 3.000 anni, la più giovane tra le protostelle massicce conosciute. Siamo testimoni delle fasi primordiali della crescita di una stella gigante”.

La scoperta interessante è che il disco non è uniforme: la parte a sud-est è più luminosa. Inoltre il disco è altamente instabile e soggetto a frammentazione: le irregolarità potrebbero essere dovute a tale instabilità. Simili strutture sono state ripetutamente osservate attorno a protostelle più piccole, pertanto, secondo gli astronomi, i processi fisici essenziali all’opera durante la nascita delle stelle potrebbero essere gli stessi, indipendentemente dalla stazza iniziale delle stelle.
[ Barbara ]

Nell’immagine rappresentazione artistica del disco gassoso e dell’involucro attorno alla massiccia protostella
Credit: National Astronomical Observatory of Japan

https://alma-telescope.jp/en/news/press/protostar-201907