Lo Strano Comportamento dell’Esopianeta CoRoT-2b

Lo Strano Comportamento dell’Esopianeta CoRoT-2b

L’esopianeta gigante CoRoT-2b, scoperto una decina di anni fa, si è rivelato più misterioso del previsto. Un nuovo studio rivela che il punto più caldo nell’atmosfera del mondo alieno si trova in una posizione del tutto insolita, non prevista dalla teoria e diversa da quanto osservato su esopianeti simili.

I gioviani caldi come CoRoT-2b orbitano molto vicino alla loro stella, impiegando tipicamente meno di tre giorni per completare un’orbita. Inoltre un lato di questi mondi è rivolto sempre verso la stella madre, mentre l’altro sperimenta un’ombra permanente. Come si può immaginare, il lato diurno diviene molto più caldo rispetto al lato notturno, e il punto più caldo tende ad essere quello più vicino alla stella. Gli astrofisici hanno scoperto inoltre che questi pianeti sperimentano forti venti, che soffiano verso est vicino all’equatore e che possono talora spostare il punto caldo verso est.

Nel caso del misterioso esopianeta CoRoT-2b, tuttavia, il punto caldo si trova in direzione opposta: a ovest rispetto al centro. Un team guidato da astronomi della McGill University e dell’Institute for research on exoplanets (iREx) a Montreal ha realizzato questa scoperta utilizzando dati del telescopio spaziale Spitzer. Lo studio è stato pubblicato su Nature Astronomy.

CoRoT-2b si trova a 930 anni luce dalla Terra in direzione della Costellazione dell’Aquila, ha un raggio 1.43 volte quello di Giove ed è circa 3.3 volte più massiccio. Sebbene sia stato scoperto un decennio fa, ha mantenuto vivo l’interesse degli astronomi per due fattori: la sua grande dimensione, letteralmente “gonfiata”, e il misterioso spettro di emissioni luminose dalla sua superficie. “Entrambi questi fattori suggeriscono che ci sia qualcosa di insolito che avviene nell’atmosfera di questo gioviano caldo”, afferma Lisa Dang, a guida dello studio. Utilizzando l’Infrared Array Camera a bordo di Spitzer per osservare il pianeta mentre completava un’orbita attorno alla sua stella, i ricercatori sono stati in grado di mappare la sua luminosità superficiale per la prima volta, rivelando il punto caldo in posizione ovest.

Le possibili spiegazioni suggerite dai ricercatori per questo particolare comportamento sono tre:
Il pianeta potrebbe ruotare così lentamente che una rotazione impiega un tempo maggiore rispetto ad un’orbita completa attorno alla sua stella; questo potrebbe portare alla formazione di venti che soffiano verso ovest piuttosto che verso est, ma potrebbe anche minare le teorie sull’interazione gravitazionale tra stella e pianeta in orbite così strette.
L’atmosfera del pianeta potrebbe interagire con il campo magnetico del pianeta stesso fino a modificare la conformazione del vento; questa ipotesi potrebbe fornire la rara opportunità di studiare il campo magnetico di un mondo alieno.
Oppure grandi nubi che coprono il lato est del pianeta potrebbero fa sì che quesro lato appaia più scuro e più freddo rispetto ad altre regioni, ma questa ipotesi sfida gli attuali modelli relativi alla circolazione atmosferica su questi pianeti.
“Avremo bisogno di dati migliori per far luce sulle questioni sorte in seguito alla nostra scoperta”, conclude Dang.
[ Barbara Bubbi ]

Rappresentazione artistica dell’esopianeta CoRoT-2b
Credit: NASA/JPL-Caltech/T. Pyle (IPAC)

https://phys.org/news/2018-01-puzzling-atmospheric-physics-giant-planets.html