06 Giu 2017 Un Cocente Mondo Alieno
Immaginate un pianeta simile a Giove che sfreccia attorno alla sua stella compiendo un’orbita in un giorno e mezzo, talmente cocente da raggiungere temperature più calde della gran parte delle piccole stelle, e che sfoggia un coda gassosa come una cometa.
È proprio un oggetto così estremo che un team internazionale guidato da astronomi delle università Ohio State e Vanderbilt ritiene di aver individuato in orbita attorno ad una stella chiamata KELT-9 e localizzata a 650 anni luce dalla Terra nella costellazione del Cigno. Lo studio è stato pubblicato su Nature.
Con una temperatura di picco sul lato diurno di oltre 4.600 gradi Kelvin, il pianeta appena scoperto, chiamato KELT-9b, è davvero “infuocato”: si tratta di soli 1.200 gradi kelvin in meno rispetto al nostro Sole. In effetti la radiazione ultravioletta della sua stella è così brutale che il pianeta potrebbe star letteralmente evaporando sotto la luce intensa, tanto da produrre un’incandescente coda gassosa.
Altre caratteristiche dell’esopianeta sono assai particolari: ad esempio è un gigante gassoso 2,8 volte più massiccio di Giove, ma è denso soltanto la metà, in quanto la radiazione estrema della sua stella ha fatto sì che la sua atmosfera si gonfiasse come un pallone. Dal momento che è in rotazione sincrona, il lato diurno del pianeta è costantemente bombardato dalla radiazione stellare e, come risultato, è così caldo che molecole come acqua, diossido di carbonio e metano non possono formarsi.
“È un pianeta in base alle tipiche definizioni basate sulla massa, ma la sua atmosfera è quasi certamente diversa da ogni altro pianeta che abbiamo mai visto, proprio a causa della temperatura del suo lato diurno”, ha detto Scott Gaudi, della Ohio State University, a guida dello studio.
La ragione per cui l’esopianeta è così caldo è la vicinanza alla sua stella, che è oltre due volte più grande e quasi due volte più calda del Sole. “KELT-9 irradia così tanta radiazione ultravioletta che potrebbe far evaporare completamente il pianeta. O, se possiede un nucleo roccioso, potrebbe ridursi ad uno sterile pianeta roccioso come Mercurio”, ha detto Keivan Stassun della Vanderbilt University, che ha guidato lo studio insieme a Gaudi. D’altro canto l’orbita del pianeta è estremamente vicina alla stella, tanto che se la stella iniziasse ad espandersi, lo ingloberebbe. “KELT-9 si gonfierà e si trasformerà in una gigante rossa tra circa un miliardo di anni”, ha aggiunto Stassun.
“La comunità astronomica è chiaramente concentrata nella ricerca di pianeti simili alla Terra in orbita attorno a stelle più piccole e più fredde. D’altro canto, visto che la stella di KELT-9b è più grande e più calda del Sole, integra questi sforzi e fornisce un termine di riferimento per comprendere come si formino i sistemi planetari attorno a stelle calde e più massicce”, ha aggiunto Gaudi. L’esopianeta è stato individuato nel 2014 utilizzando uno dei due telescopi progettati per rilevare pianeti in orbita attorno a stelle brillanti, gestiti dalle Università Ohio State, Vanderbilt e Lehigh e chiamati Kilodegree Extremely Little Telescopes o KELT, grazie al metodo del transito.
Gli astronomi si augurano di osservare ancora il cocente esopianeta con altri telescopi, come Spitzer, Hubble e il James Webb, dopo il suo lancio nel 2018, per vedere se il pianeta realmente sfoggia una coda cometaria e riuscire a stimare quanto a lungo potrà sopravvivere alle condizioni infernali in cui si trova attualmente.
[ Barbara Bubbi ]
https://m.phys.org/news/2017-06-extreme-exoplanet-astronomers-alien-world.html
Credit: Robert Hurt / NASA/JPL-Caltech