21 Ott 2017 Lune Marziane Elettrizzate da Eruzioni Solari
Possenti eruzioni solari potrebbero caricare elettricamente aree della luna marziana Fobos fino a centinaia di volt, producendo un complesso ambiente elettrico in grado di influenzare strumenti sensibili in dotazione a future missioni esplorative.
Fobos è stato preso in considerazione come possibile base d’appoggio per esplorazioni di Marte perché la sua debole gravità rende semplice il landing di veicoli spaziali, astronauti e forniture. L’idea potrebbe essere avere centri di controllo sulle lune di Marte per le missioni sul Pianeta Rosso, evitando così i ritardi dovuti a operatori su base Terra. “Abbiamo scoperto che astronauti o rover potrebbero accumulare significative cariche elettriche attraversando il lato notturno di Fobos, cioè il lato rivolto verso Marte durante il giorno marziano”, ha detto William Farrell del Goddard Space Flight Center a Greenbelt, Maryland, a guida dello studio pubblicato su Advances in Space Research.
“Anche se non ci aspettiamo che queste cariche siano abbastanza forti da danneggiare un astronauta, lo sono a sufficienza da influenzare sensibilmente gli equipaggiamenti, quindi avremmo bisogno di progettare tute spaziali e attrezzature che minimizzino ogni pericolo di accumulo di cariche elettrostatiche”. Marte ha due piccole lune, Fobos and Deimos. Sebbene questo studio si concentri su Fobos, si ritiene che Deimos presenti condizioni simili, dal momento che entrambe le lune non hanno atmosfera e sono esposte direttamente all’azione del vento solare, un flusso di gas elettricamente carico, chiamato plasma, che soffia costantemente dalla superficie del Sole nello spazio, ad una velocità di circa un milione e mezzo di chilometri all’ora.
Il vento solare è proprio il responsabile di questi effetti. Quando colpisce il lato illuminato di Phobos, il plasma viene assorbito dalla superficie. Questo crea un vuoto sul lato opposto, quello notturno, di Fobos, in cui i flussi di plasma vengono ostacolati. Tuttavia il fatto che il vento solare sia composto da due tipi di particelle cariche, ioni ed elettroni, ha effetti importanti su questi flussi: gli elettroni infatti sono molto più leggeri degli ioni.
“Gli elettroni agiscono come jet militari, sono in grado di girare velocemente attorno ad un ostacolo, mentre gli ioni sono come pesanti bombardieri, e cambiano direzione lentamente”, ha detto Farrell. “Questo implica che gli elettroni precedono gli ioni pesanti e il campo elettrico risultante spinge gli ioni nel vuoto di plasma dietro Phobos, secondo i nostri modelli”.
Lo studio dimostra che questo vuoto di plasma dietro Phobos può creare una situazione in cui astronauti e rover accumulano una quantità significativa di cariche elettriche. Secondo il team l’accumulo di cariche può verificarsi anche in regioni in ombra, come il cratere Stickney, il più grande su Fobos, e aumenta considerevolmente in occasione di eruzioni solari particolarmente intense come espulsioni di massa coronale.
[ Barbara Bubbi ]
https://www.nasa.gov/press-release/goddard/2017/mars-electric-moons
Credits: NASA/JPL-Caltech/University of Arizona