Una Protostella nel Caos…Magnetico

Una Protostella nel Caos…Magnetico

Secondo le teorie prevalenti le linee di campo magnetico attorno ad una stella in formazione dovrebbero essere estremamente potenti e regolari, ma ora un team di astronomi, utilizzando l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA) ha scoperto un campo magnetico debole e molto disorganizzato vicino a una protostella nascente. Queste osservazioni suggeriscono che l’impatto dei campi magnetici sulla formazione stellare sia più complesso del previsto.

I ricercatori hanno utilizzato ALMA per mappare il campo magnetico sorprendentemente caotico attorno alla giovane protostella chiamata Ser-emb 8, a circa 1.400 anni luce di distanza nella regione di formazione stellare del Serpente. Queste nuove osservazioni sono le più sensibili mai realizzate sul campo magnetico che permea la regione circostante una giovane stella in formazione, e hanno consentito di ottenere indizi importanti sulla formazione di stelle di piccola massa come il Sole.

Precedenti osservazioni con altri telescopi avevano suggerito che i campi magnetici attorno ad alcune protostelle presentassero una classica forma “a clessidra”, indizio di un forte campo magnetico, con inizio vicino alla protostella, ed estesi per molti anni luce nella nube molecolare circostante. “In precedenza non sapevamo se tutte le stelle si formassero in regioni controllate da forti campi magnetici. Utilizzando ALMA abbiamo trovato le risposte”, ha detto Charles L. H. Hull dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics (CfA) a Cambridge, a guida dello studio pubblicato su Astrophysical Journal Letters. “Possiamo studiare i campi magnetici nelle nubi di formazione stellare su vasta scala, fino alla stella in formazione stessa. Questo è entusiasmante perché implica che le stelle possano emergere da una gamma di condizioni più ampia rispetto al previsto”.

Nel caso di Ser-emb 8 gli astronomi ritengono di avere catturato il campo magnetico originale attorno alla protostella “in flagrante”, prima che il materiale emesso dalla protostella potesse cancellarne le tracce incontaminate nella nube molecolare circostante.

“Le nostre osservazioni mostrano che l’importanza del campo magnetico nella formazione stellare può variare ampiamente da stella a stella”, ha concluso Hull. “Sembra che questa protostella si sia formata in un ambiente debolmente magnetizzato, dominato da turbolenza, mentre osservazioni precedenti mostrano sorgenti che si sono chiaramente formate in ambienti fortemente magnetizzati. Studi futuri riveleranno quale sia lo scenario più comune”.
[ Barbara Bubbi ]

http://www.almaobservatory.org/en/press-room/press-releases/1188-chaotically-magnetized-cloud-is-no-place-to-build-a-star-or-is-it

Credit: NRAO/AUI/NSF; D. Berry