Un Pianeta Nano e la sua Luna

Un Pianeta Nano e la sua Luna

Grazie all’azione combinata di tre telescopi, Kepler, Herschel ed Hubble, gli astronomi hanno scoperto una luna in orbita attorno al terzo pianeta nano più grande, catalogato 2007 OR10 e situato nelle gelide periferie del Sistema Solare, più precisamente nella Fascia di Kuiper, un regno di corpi ghiacciati risalenti alla formazione del nostro sistema, circa 4,6 miliardi di anni fa.

Questi oggetti forniscono indizi importanti sul processo di formazione delle lune nel giovane Sistema Solare. “La scoperta di satelliti attorno a tutti i più grandi pianeti nani conosciuti, ad eccezione di Sedna, implica che al tempo in cui questi corpi si sono formati miliardi di anni fa, le collisioni devono essere state molto più frequenti, e questo è un vincolo da tenere in considerazione per i modelli di formazione”, ha detto Csaba Kiss del Konkoly Observatory a Budapest, primo autore dello studio.

Molto probabilmente gli oggetti in quel periodo remoto si trovavano in regioni affollate. “Ci dev’essere stata una densità elevata di oggetti e alcuni erano corpi massicci che perturbavano le orbite di quelli più piccoli”, ha aggiunto John Stansberry dello Space Telescope Science Institute a Baltimora. “Questo tira e molla gravitazionale potrebbe avere spinto i corpi al di fuori dalle loro orbite e aumentato le loro velocità relative, col risultato di frequenti collisioni”.

Gli astronomi hanno calcolato la dimensione di entrambi gli oggetti basandosi sulle osservazioni nel vicino infrarosso dell’osservatorio Herschel, che ha misurato l’emissione termica dei due mondi remoti. L’estensione del pianeta nano è di circa 1.530 chilometri, mentre si stima che il diametro della luna sia tra 240 e 400 chilometri. 2007 OR10, come Plutone, segue un’orbita eccentrica, ma attualmente si trova tre volte più lontano dal Sole rispetto a Plutone ed è più piccolo sia di Plutone che del pianeta nano Eris.
[ Barbara Bubbi ]

http://hubblesite.org/news_release/news/2017-18

Credits NASA, ESA, C. Kiss (Konkoly Observatory), and J. Stansberry (STScI)