Un esopianeta con tre soli

Un esopianeta con tre soli

Un pianeta alieno appena scoperto non ha uno, nemmeno due, ma tre soli nel cielo.

Mentre gli scienziati sono a conoscenza dell’esistenza di molti pianeti con due soli, un pianeta con tre stelle luminose nel suo cielo è molto più raro. Il mondo lontano rinvenuto, noto come KELT-4Ab, orbita attorno ad una stella, e una coppia di stelle nelle vicinanze orbitano intorno a questa stella. Le stelle doppie sono abbastanza vicine al pianeta da apparire luminose in cielo come la Luna piena, secondo questo nuovo studio.

Oltre a fornire un esempio di un sistema solare molto diverso da quello terrestre, la strana configurazione può contribuire a chiarire le idee su come evolvano i giganti gassosi che si trovano vicino alla loro stella madre, noti come pianeti “gioviani caldi”.

KELT-4Ab, che è più o meno massiccio come Giove, orbita attorno alla stella singola KELT-A in circa tre giorni. Le stelle KELT-B e KELT-C, che si trovano nelle vicinanze, orbitano una attorno all’altra ogni 30 anni, e insieme orbitano intorno a KELT-A e al suo pianeta ogni 4.000 anni.

Jason Eastman, ricercatore presso l’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, è l’autore principale di uno studio che ha utilizzato i due telescopi del Kilodegree Extremely Little Telescope (KELT), ubicati in Arizona e in Sud Africa, per identificare il sistema che include la stella KELT-A, la coppia più distante KELT-BC e il pianeta.

Mentre la composizione dell’atmosfera del pianeta non è ancora nota, Eastman ha affermato che vista dal pianeta la stella sarebbe circa 40 volte più grande rispetto a come appare il Sole nel cielo dalla Terra e che ciascun membro della coppia binaria sarebbe quasi brillante come la Luna piena.

I pianeti intorno alle stelle triple sono rari; KELT-4Ab è solo il quarto sistema conosciuto a contenere tre stelle. Fra queste, KELT-A è la stella più brillante, non solo perché si tratta di una stella più calda rispetto a quelle degli altri tre sistemi, ma anche perché si trova così vicina alla Terra, a soli 680 anni luce di distanza.
Lo studio è stato pubblicato su Astronomical Journal.

“Si pensa che i pianeti gassosi delle dimensioni di Giove si formino molto più lontano [dalla loro stella madre] e restino là, come ha fatto il nostro Giove”, ha detto Eastman. “Esattamente come abbiano fatto ad andare così vicino è una questione in sospeso, ma una teoria è che la migrazione sia dovuta a interazioni con un terzo oggetto”.
La maggior parte degli scienziati sembrano concordare sul fatto che questi grandi mondi siano migrati alla loro posizione attuale dopo essersi formati, indotti da pianeti compagni, stelle o altri processi. “Il sistema binario KELT-4BC può essere ciò che in ultima analisi ha spinto il pianeta KELT-4Ab così vicino alla sua stella”, ha detto Eastman.

Il satellite Gaia dell’ESA osserverà il sistema triplo nei prossimi anni.
Queste osservazioni consentiranno una misurazione più precisa della distanza di KELT-4A, fornendo indicazioni più dettagliate sulla sua massa e sul raggio, il che si tradurrà in misure più precise della massa e del raggio del pianeta.
“Ma Gaia potrà anche misurare il movimento della coppia binaria intorno a KELT-4A”, ha detto Eastman.
Misurare il percorso della coppia di stelle aiuterà a comprendere come queste abbiano potuto influire sulla migrazione del pianeta, spingendolo più vicino alla sua stella madre.

http://www.space.com/32405-alien-planets-has-rare-triple-suns.html

Credit: NASA/JPL-Caltech