Stelle Giganti Morenti Donano Massa alle Compagne

Stelle Giganti Morenti Donano Massa alle Compagne

Secondo un team internazionale di ricercatori guidato dall’Università di Kyoto, alcune stelle in procinto di esplodere come supernove rilasciano parte dei loro strati di idrogeno a stelle compagne, prima della violenta detonazione.

Le stelle con massa superiore a 8-10 masse solari sono destinate a terminare la loro vita con spettacolari esplosioni di supernova. Gli astronomi ritengono che un numero considerevole di stelle massicce abbia una compagna, e che il rapporto di coppia stellare influenzi i processi che avvengono durante l’esplosione.

L’evoluzione di una stella massiccia, che diventa una supergigante rossa per poi esplodere come supernova. Una stella compagna può strappare via l’idrogeno della stella morente (producendo supernove di tipo IIb/Ib), mentre il vento stellare espelle lo strato residuo di elio (producendo supernove di tipo Ic) CREDIT Image: Keiichi Maeda

“In un sistema stellare binario la stella può interagire con la compagna durante la sua evoluzione. Quando una stella massiccia evolve, si gonfia per diventare una supergigante rossa, e la presenza di una compagna può disturbare gli strati esterni della supergigante, ricchi di idrogeno. In seguito l’interazione può essere in grado di rimuovere lo strato di idrogeno della stella evoluta parzialmente o completamente”, spiega Hanindyo Kuncarayakti, tra gli autori dello studio. Quando la stella ha rilasciato una parte significativa del suo strato di idrogeno a causa della presenza della vicina compagna, la sua esplosione viene osservata come supernova di tipo Ib o IIb.

Una stella più massiccia esplode come supernova di tipo Ic, dopo aver perduto anche lo strato di elio, per effetto di potenti venti stellari, flussi massicci di particelle energetiche emessi dalla superficie stellare. “Tuttavia la stella compagna non ha un ruolo significativo per quanto riguarda ciò che avviene allo strato di elio della stella in esplosione. Sono i venti stellari a giocare un ruolo chiave nel processo, dal momento che la loro intensità è dipendente dalla massa iniziale delle stella. Secondo modelli teorici e sulla base delle nostre osservazioni, gli effetti dei venti stellari sulla perdita di massa della stella morente sono significativi solo per stelle al di sopra di un certo range di massa”, spiega Kuncarayakti.

Le osservazioni del team dimostrano che il cosiddetto meccanismo ibrido è un modello potenzialmente valido per descrivere l’evoluzione delle stelle massicce. Il meccanismo ibrido suggerisce che la stella, durante la sua vita, può perdere gradualmente parte della sua massa sia per interazione con la stella compagna, sia come risultato dei venti stellari.

Nell’immagine la Nebulosa del Granchio, un famoso resto di supernova, ripresa dal telescopio Hubble
Credit: NASA, ESA and Allison Loll/Jeff Hester (Arizona State University).

https://eurekalert.org/pub_releases/2019-03/uot-sea030719.php