BUFFALO per Penetrare nell’Universo più Remoto

BUFFALO per Penetrare nell’Universo più Remoto

Una nuova campagna osservativa di Hubble, chiamata Beyond Ultra-deep Frontier Fields And Legacy Observations (BUFFALO), è in grado di espandere la visione del telescopio alle regioni circostanti enormi ammassi di galassie, immortalati in precedenza nell’ambito del programma Frontier Fields. Il programma è stato ideato per identificare le prime galassie, meno di 800 milioni di anni dopo il Big Bang e per rivelare i misteri del cosmo primordiale su scala più vasta.

L’Universo osservabile è immenso. Il telescopio Hubble è stato in grado di viaggiare in profondità nello spazio e nel tempo, rivelando migliaia di galassie in un’area estesa appena una frazione della dimensione della Luna piena in cielo. Eppure osservare questi “campioni” del cielo notturno non può di certo rappresentare vaste regioni del cosmo. Questo dilemma viene chiamato dai cosmologi varianza cosmica, un’incertezza statistica sulle osservazioni a distanze estreme.

I sei massicci ammassi galattici sono stati utilizzati come “telescopi naturali” per osservare immagini ingrandite di galassie e supernove tanto distanti e deboli da non poter essere individuate se non utilizzando il fenomeno della lente gravitazionale. Le masse dei raggruppamenti di galassie, composte principalmente di materia oscura, amplificano e distprcono la luce emessa da remote galassie di fondo, ben al di là dell’ammasso. Il programma BUFFALO è stato ideato per identificare galassie nelle prime fasi della loro formazione, meno di 800 milioni di anni dopo il Big Bang.

Uno scopo importante del nuovo programma osservativo è la possibilità di scoprire un numero significativamente inferiore di galassie estremamente distanti rispetto a quanto rivelato dalla survey Frontier Fields. Questo implica la necessità di espandere l’area di ricerca per individuare galassie ancora più distanti, e determinarne più accuratamente il numero in un’area di cielo il più vasta possibile. Un altro obiettivo fondamentale è capire quanto si siano formate rapidamente queste galassie nel giovane Universo. Secondo gli astronomi la survey BUFFALO rivelerà nuovi indizi sul periodo di formazione delle galassie più luminose e più massicce, su come la loro evoluzione sia collegata alla materia oscura, e su come le dinamiche degli ammassi possano influenzare le galassie stesse. Il programma coinvolge quasi 100 astronomi da 13 Paesi e comprende circa 160 ore del tempo di osservazione del telescopio Hubble.

Questa splendida immagine rappresenta il primo ammasso ad essere stato osservato nell’ambito del programma, Abell 370. Il raggruppamento galattico è annidato nel mezzo di un insieme di quasi 8.000 galassie sparse nel cosmo. Abell 370, situato ad una distanza di circa 4 miliardi di anni luce dalla Terra, si trova al centro della ripresa, e contiene centinaia di galassie, attorniate da una miriade di galassie di fondo più distanti.
[ Barbara Bubbi ]

Credits: NASA, ESA, A. Koekemoer (STScI), M. Jauzac (Durham University), C. Steinhardt (Niels Bohr Institute), and the BUFFALO team

https://www.nasa.gov/feature/goddard/2018/hubble-goes-wide-to-seek-out-far-flung-galaxies