
12 Gen 2018 La Galassia Lensata più Antica
Osservazioni profonde, volte ad esplorare gli angoli più remoti dell’Universo e realizzate dai telescopi Hubble e Spitzer, hanno permesso di scoprire il proverbiale ago nel pagliaio cosmico: la galassia più distante mai osservata grazie al fenomeno della lente gravitazionale.
La galassia neonata, chiamata SPT0615-JD, esisteva quando l’Universo aveva soltanto 500 milioni di anni. Sebbene siano state osservate ben poche galassie primordiali in questa epoca remota, appaiono essenzialmente come puntini rossi data la piccola dimensione e l’incredibile distanza. Tuttavia in questo caso gli astronomi sono stati aiutati dal campo gravitazionale di un massiccio ammasso di galassie in primo piano, la cui massa è così imponente che la sua gravità ha effetti considerevoli sull’ambiente circostante. La gravità dell’ammasso infatti deforma la struttura dello spaziotempo, facendo sì che la luce viaggi lungo percorsi distorti nello spazio. Questo fenomeno di lente gravitazionale può produrre un effetto di amplificazione dell’immagine della sorgente luminosa, permettendoci di vedere oggetti che si trovano alle spalle dell’ammasso altrimenti non osservabili con gli attuali telescopi, oggetti che possono assumere forme allungate, come l’arco visibile nell’immagine.
“Ad una distanza così immensa non è stata scoperta nessun’altra candidata galassia che possa fornire anche l’informazione spaziale data dall’immagine ad arco. Analizzando gli effetti del lensing gravitazionale sull’immagine di questa galassia possiamo determinare la sua reale forma e dimensione”, ha detto Brett Salmon, primo autore dello studio, presentato al meeting dell’American Astronomical Society a Washington.
SPT0615-JD è stata identificata dalla survey Reionization Lensing Cluster Survey (RELICS) di Hubble e dal programma S-RELICS di Spitzer. Combinando i dati dei due telescopi si è ricavato il periodo a cui risale l’antica galassia: circa 13,3 miliardi di anni fa. Analisi preliminari suggeriscono che il fossile galattico abbia una massa di non oltre 3 miliardi di masse solari (circa un centesimo della massa della Via Lattea) e che si estenda per 2500 anni luce, metà della dimensione della Piccola Nube di Magellano. L’oggetto viene considerato un prototipo delle giovani galassie che sono emerse dal buio durante un’epoca di poco successiva al Big Bang.
“Questa galassia è un target entusiasmante per la scienza, che potremo indagare col telescopio James Webb, dal momento che offre l’opportunità unica di risolvere popolazioni stellari dell’Universo primordiale”. La spettroscopia con Webb permetterà agli astronomi di studiare in dettaglio i fuochi d’artificio della nascita stellare in quest’epoca remotissima, e svelare le sue fondamenta.
[ Barbara Bubbi ]
http://hubblesite.org/news_release/news/2018-02
Credits NASA, ESA, and B. Salmon (STScI)