La Rinascita della Via Lattea

La Rinascita della Via Lattea

Secondo i ricercatori della Tohoku University la nostra galassia sta godendo attualmente di una seconda vita, dopo essere stata per lungo tempo “morta”, in quanto incapace di formare attivamente nuove stelle.

Pare che la Via Lattea abbia avuto una storia molto più drammatica di quanto si possa immaginare. Le sue stelle, secondo i ricercatori, sono nate in due epoche differenti, attraverso meccanismi differenti, e la galassia ha attraversato un lungo periodo di letargo in cui è cessata la formazione stellare. Masafumi Noguchi, a guida dello studio, ha calcolato l’evoluzione della Via Lattea nel corso di un periodo di 10 miliardi di anni, in una sorta di indagine di archeologia galattica.

La storia della nostra galassia è scritta nella composizione di elementi delle sue stelle, dal momento che le stelle ereditano la composizione del gas da cui si sono formate. Esistono due gruppi di stelle nei dintorni del Sistema Solare, con composizioni differenti. Un gruppo è ricco di elementi alfa, come carbonio, azoto, ossigeno, magnesio e silicio, mentre l’altro contiene molto ferro. Osservazioni recenti effettuate da Misha Haywood dell’Observatoire de Paris e colleghi hanno rivelato che questo fenomeno prevale su vaste regioni della galassia. L’origine di tale dicotomia non è chiara, ma il nuovo modello potrebbe fornire una risposta al mistero.

Le esplosioni di supernova arricchiscono il mezzo interstellare di elementi chimici più pesanti dell’elio, prodotti a velocità diverse nel corso delle reazioni di nucleosintesi. L’abbondanza relativa di elementi alfa e di ferro (che viene prodotto più lentamente) può fornire fondamentali informazioni chimiche, come una sorta di orologio stellare. La storia inizia quando, in un tempo remoto, iniziarono a penetrare flussi di gas nella galassia, e le stelle si formarono da questo gas. Durante tale periodo il gas iniziò rapidamente ad arricchirsi di elementi alfa, rilasciati da esplosioni di supernove di tipo II. Le stelle nate in seguito a partire da quel gas erano pertanto ricche di elementi alfa. Quando le onde d’urto dovute alle ripetute esplosioni stellari riscaldarono il gas a elevate temperature, circa 7 miliardi di anni fa, il gas smise di fluire nella galassia e cessò la nascita stellare. Durante questo periodo, esplosioni tardive di supernove di tipo Ia, inettarono ferro nel gas e cambiarono la sua composizione chimica. Quando poi il gas si raffreddò, iniziò a rifluire nella galassia, circa 5 miliardi di anni fa, e creò la seconda generazione di stelle ricche di ferro, incluso il nostro Sole.

Il modello prevede che le massicce galassie a spirale come la nostra e Andromeda sperimentino un intervallo nella nascita delle stelle, laddove invece le galassie più piccole formano stelle con maggiore continuità. Secondo Noguchi future osservazioni delle galassia vicine a noi potrebbero rivoluzionare la nostra visione dell’evoluzione galattica.
[ Barbara Bubbi ]

Image Credit & Copyright Miguel Claro

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