Immensi Fiumi di Energia dal Cuore della Via Lattea

Immensi Fiumi di Energia dal Cuore della Via Lattea

Un team internazionale di astronomi ha scoperto due flussi gassosi che incanalano energia e materiale dal centro galattico, convogliandolo verso le regioni esterne della Via Lattea. I risultati dello studio sono pubblicati su Nature.

Il cuore della nostra galassia, dove si annida un mostruoso buco nero 4 milioni di volte più massiccio del Sole, è un centro di frenetica attività. “Riteniamo che questi “camini” siano condotti di scarico per l’energia rilasciata al centro della galassia. Tutte le galassie sono gigantesche fabbriche di stelle, ma la loro produttività può variare di parecchio da una galassia all’altra, e persino durante il tempo di vita di una singola galassia. Uno dei meccanismi per far diminuire il tasso di formazione stellare è dovuto all’attività energetica del buco nero supermassiccio nel centro galattico. La formazione stellare determina il carattere di una galassia”, spiega Mark Morris dell’UCLA, tra gli autori dello studio. “Ed è un fattore di cui dobbiamo occuparci, dal momento che le stelle producono gli elementi pesanti di cui sono fatti i pianeti, e la vita stessa”.

I ‘camini galattici’ (aree giallo-arancio che si estendono verticalmente) sono centrati sul buco nero supermassiccio della galassia Credit Gabriele Ponti/MPE/INAF and Mark Morris/UCLA

Il team ha utilizzato il satellite XMM-Newton dell’ESA per rilevare radiazione X emessa da gas caldo nel centro della Via Lattea, scoprendo, grazie anche a dati d’archivio, due “pennacchi” di raggi X che si allungano in direzioni opposte rispetto al rigonfiamento centrale della galassia. Ogni pennacchio ha origine da una regione entro 160 anni luce dal buco nero supermassiccio centrale, e si allunga per oltre 500 anni luce. I flussi di gas caldo si ricollegano a due strutture immense note come Bolle di Fermi, cavità scavate nel gas che avvolge la galassia. Le Bolle, ricche di particelle ad alta velocità, si innalzano per 25.000 anni luce in entrambe le direzioni. Secondo alcuni gli astronomi, le gigantesche strutture sono residui delle massicce eruzioni provocate dal buco nero supermassiccio, mentre altri ritengono che siano state soffiate dai venti di miriadi di stelle neonate. In ogni modo, i canali individuati potrebbero essere una sorta di condotti, attraverso cui le particelle ad alta velocità riescono ad arrivare laggiù.

Comprendere il modo in cui l’energia proveniente dal centro galattico riesce a trovare la strada per raggiungere le frontiere esterne della galassia potrebbe fornire nuovi indizi sui processi di formazione stellare nelle galassie in generale. “In casi estremi, quella fontana di energia può innescare o sopprimere la formazione di stelle in una galassia” spiega Morris. La nostra galassia è ben diversa da altre, nelle quali un buco nero centrale attivo alimenta getti e flussi di immensa energia, ma lo studio dei processi in atto nel suo centro fornisce una visione ravvicinata di ciò che potrebbe avvenire anche in casi più estremi. “Sappiamo che i deflussi e i venti di materiale e di energia che emanano da una galassia sono fondamentali nello scolpire ed alterare la forma della galassia nel corso del tempo: giocano ruoli chiave nella formazione e nell’evoluzione delle galassie e di altre strutture nel’Universo”, conclude Gabriele Ponti del Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics in Germania, a guida dello studio.
[ Barbara ]

Nell’illustrazione le Bolle di Fermi: i raggi gamma mappati dal satellite Fermi (in color magenta) si estendono bel al di là del piano galattico
Credits: NASA’s Goddard Space Flight Center

http://newsroom.ucla.edu/releases/x-ray-chimneys-exhaust-vents-milky-way