La Diversa Composizione dei Nostri Pianeti

La Diversa Composizione dei Nostri Pianeti

Un team di ricercatori dell’University of Copenhagen e del Museum für Naturkunde, Leibniz-Institut für Evolutions ha trovato una nuova spiegazione del perchè i pianeti nel nostro Sistema Solare presentano composizioni differenti.

Nello studio pubblicato su Nature gli autori descrivono l’analisi della composizione di alcune meteoriti, della Terra e di Marte con particolare attenzione agli isotopi di calcio presenti, utilizzando queste informazioni per spiegare la diversità di composizione dei pianeti. Alessandro Morbidelli dell’Observatoire de la Côte d’Azur in Francia prende in esame l’ipotesi del team in un altro studio pubblicato sempre su Nature. Come fa notare Morbidelli, la gran parte degli scienziati planetari concordano sul fatto che i pianeti nel nostro Sistema Solare abbiano origini simili, derivando da piccoli corpi rocciosi in orbita attorno al Sole, che componevano il disco protoplanetario originario e che in seguito hanno colliso tra loro e si sono fusi, creando corpi sempre più grandi destinati a diventare protopianeti. Ma, vedendola in questo modo, non è chiaro perché i pianeti abbiano finito per essere così differenti. Nel nuovo studio i ricercatori spiegano come questo possa essere avvenuto.

Secondo il team i protopianeti sono cresciuti tutti allo stesso tasso, ma hanno smesso di crescere in tempi differenti. Quelli che erano più piccoli avrebbero interrotto la loro crescita prima di quelli più grandi. Durante questo periodo arrivava costantemente materiale aggiuntivo al disco originario. Sembra che la composizione del materiale nelle prime fasi fosse diversa da quella del materiale che è arrivato più tardi, il che spiegherebbe perché i pianeti rocciosi che vediamo oggi siano così differenti in quanto a composizione.

I ricercatori hanno sviluppato la loro teoria dopo aver studiato la composizione in isotopi di calcio di varie meteoriti chiamate angriti e ureiliti, così come dei pianeti Marte e Terra, e anche dell’asteroide Vesta. Gli isotopi di calcio, fanno notare i ricercatori, sono coinvolti nella formazione di rocce, e, a causa di questo, offrono indizi sulle origini delle rocce stesse. Gli scienziati hanno scoperto che i rapporti isotopici nei campioni erano correlati alle masse dei pianeti e asteroidi di provenienza, il che fornirebbe un’indicazione della linea temporale di accrescimento dei corpi celesti. La conclusione dello studio è quindi che la composizione differente dei pianeti è dovuta al fatto che quelli più piccoli hanno smesso di accrescere materiale dal disco mentre quelli più grandi continuavano a inglobare materiale, diverso da quello arrivato in precedenza nel sistema.
[ Barbara Bubbi ]

https://phys.org/news/2018-03-theory-planets-solar-compositions.html

Credit NASA