26 Dic 2016 I Pilastri della Creazione
Le tre imponenti torri di gas e polveri immortalate in questa immagine sono parte della Nebulosa Aquila, Messier 16. Anche se queste strutture non sono infrequenti nelle regioni di formazione stellare, M16 è di gran lunga la più fotogenica e suggestiva mai ripresa. L’immagine del telescopio Hubble ripresa nel 1995 è così popolare da essere apparsa in film e in televisione, su magliette e cuscini, e perfino su francobolli. Nel 2015 Hubble ha rivisitato i famosi pilastri, catturando il bagliore delle nubi di gas, gli inviluppi di polvere cosmica oscura, e le “proboscidi d’elefante” (elephants’ trunks) color ruggine, utilizzando la più recente Wide Field Camera 3, installata nel 2009. La ripresa in luce visibile costituisce una delle immagini più iconiche mai immortalate in astronomia e fornisce agli astronomi una visione ancora più nitida e ampia dei pilastri.
Sebbene l’immagine originale sia stata soprannominata “Pilastri della Creazione”, questa immagine successiva suggerisce che si tratti anche di pilastri di distruzione. Le polveri e i gas in queste colonne vengono spazzati dall’intensa radiazione delle giovani stelle che si formano all’interno e vengono erosi da forti venti emessi dalle massicce stelle vicine. La spettrale foschia bluastra visibile nell’immagine intorno ai bordi densi dei pilastri è materiale in corso di evaporazione, riscaldato dalle giovani stelle brillanti. Sul bordo superiore del pilastro di sinistra un frammento gassoso si è riscaldato e si sta allontanando dalla struttura, evidenziando la natura violenta delle regioni di formazione stellare.
È vero che queste stelle massicce stanno gradualmente distruggendo i pilastri, ma è anche vero che, dopo tutto, esse sono la ragione per cui Hubble riesce ad osservare le strutture. Le stelle infatti irradiano luce ultravioletta a sufficienza per illuminare la zona e rendere brillanti le nubi di ossigeno, idrogeno e zolfo. Anche se esistono strutture di questo tipo in tutto l’Universo, i Pilastri della Creazione, ad una distanza di circa 7000 anni luce, forniscono probabilmente l’esempio più spettacolare.
[ Barbara Bubbi ]
https://www.spacetelescope.org/images/heic1501a/
Credit: NASA, ESA/Hubble and the Hubble Heritage Team