Futuro Post-apocalittico dei Giganti del Sistema Solare

Futuro Post-apocalittico dei Giganti del Sistema Solare

Secondo un nuovo studio, quando, tra pochi miliardi di anni, il Sole andrà incontro al suo destino finale trasformandosi in una calda e densa nana bianca, inonderà di cocente radiazione ultravioletta i pianeti giganti sopravvissuti alla sua distruttiva evoluzione, erodendo le loro atmosfere.

Tra più o meno otto miliardi di anni il Sole avrà già esaurito la sua riserva di combustibile nucleare, si sarà già espanso in gigante rossa e avrà diffuso i suoi strati esterni nello spazio, generando una nebulosa planetaria e lasciandosi dietro un denso nucleo. La caldissima nana bianca residua emetterà nell’ambiente circostante una cocente radiazione ultravioletta, fino a un milione di volte più brillante rispetto a quella del Sole attuale.

Lo studio guidato da Matthias Schreiber dell’Università di Valparaíso, Cile, prevede che, se i pianeti giganti del Sistema Solare sopravviveranno a questa evoluzione distruttiva del Sole, avranno da affrontare una sfida ulteriore: le loro atmosfere verranno drammaticamente erose dalla brillante radiazione nell’estremo ultravioletto emessa dalla nana bianca appena formata. I calcoli degli scienziati prevedono che i pianeti giganti in un sistema planetario come il nostro, orbitando attorno alla nana bianca, perderanno massa ad un tasso paragonabile a quello misurato per i pianeti gioviani caldi in orbita ravvicinata a normali stelle.

Solitamente le nane bianche presentano uno strato esterno di idrogeno ed elio, dal momento che gli elementi più pesanti precipitano rapidamente al loro centro a causa della forte gravità. Pertanto, se si osservano segnali della presenza di metalli nello spettro di una nana bianca, è probabile che la stella abbia inglobato detriti dal suo ambiente circostante, forse dall’atmosfera in evaporazione di un pianeta gigante. Secondo i ricercatori, una frazione del materiale evaporato proveniente dai giganti del Sistema Solare verrà catturato dalla nana bianca, inquinando i suoi strati esterni a un livello che potrebbe essere rilevabile per milioni di anni, tramite telescopi nell’ottico e nell’ultravioletto. Eventuali, futuri osservatori alieni potrebbero individuare questi segnali e determinare la composizione delle atmosfere esterne dei nostri pianeti giganti.

Lo studio implica che attualmente potremmo essere in grado di individuare sistemi planetari che stanno subendo il futuro previsto per il nostro Sistema Solare. Circa un terzo delle calde nane bianche che abbiamo osservato nell’ultravioletto mostrano segnali di elementi volatili inquinanti. Secondo i ricercatori, i dati sono coerenti con l’accrescimento sulle nane bianche di materiale evaporato proveniente da pianeti giganti, supponendo che almeno il 50 percento delle calde nane bianche ospiti almeno un pianeta gigante. In futuro potremo utilizzare modelli e osservazioni più dettagliate di tali sistemi, per comprendere meglio la composizione dei loro pianeti, ma per intanto, analizzandoli, possiamo dare un’occhiata istruttiva al futuro del nostro Sistema Solare.

Nell’immagine rappresentazione artistica di un pianeta gigante in orbita attorno a una nana bianca
Credit ESO/M. Kornmesser

https://aasnova.org/2020/01/22/giant-planets-in-a-post-apocalyptic-solar-system/