La spirale mortale di un mondo alieno

La spirale mortale di un mondo alieno

Secondo un nuovo studio, l’infausto destino dell’esopianeta WASP-12b, situato a 600 anni luce da noi nella Costellazione dell’Auriga, è già segnato. Il gigante gassoso sta percorrendo una spirale mortale verso la sua stella, avviandosi verso una distruzione che avverrà nel giro di appena tre milioni di anni. Lo studio è pubblicato su Astrophysical Journal Letters.

“Fin dalla scoperta del primo pianeta gioviano caldo nel 1995, ci siamo domandati quanto a lungo potessero sopravvivere simili pianeti”, afferma Joshua Winn della Princeton University, tra gli autori dello studio. “Siamo piuttosto certi che non sopravviveranno per sempre. Le forti interazioni gravitazionali tra stella e pianeta dovrebbero far sì che il pianeta percorra un’orbita a spirale verso l’interno e venga distrutto, anche se nessuno sa prevedere quando questo avverrà. Potrebbe trattarsi di milioni di anni oppure di miliardi. Ora abbiamo effettuato questa misurazione, almeno per un sistema planetario, e parliamo di milioni di anni”. WASP-12b è rovente gigante gassoso simile a Giove, tanto vicino alla sua stella da compiere un’orbita in sole 26 ore.

Man mano che WASP-12b orbita attorno alla stella, i due oggetti esercitano una reciproca influenza gravitazionale, cosicchè la stella va soggetta a onde di marea al suo interno, che provocano una leggera distorsione nella sua forma e inducono oscillazioni. L’attrito associato a queste onde di marea esercita un momento torcente gravitazionale sul pianeta, portandolo a percorrere un’orbita a spirale verso la stella. Misurare quanto rapidamente si restringe l’orbita del pianeta può rivelare agli astrofisici informazioni preziose sull’interno delle stelle.

“Se troveremo altri pianeti come WASP-12b che sperimentano un decadimento dell’orbita, ne sapremo di più sull’evoluzione e sul destino finale dei sistemi esoplanetari”, spiega Samuel Yee, primo autore dello studio. “Anche se questo fenomeno è già stato previsto per pianeti giganti in orbita ravvicinata alla stella come WASP-12b, questa è la prima volta in cui abbiamo catturato il processo in azione”. Le implicazioni dell’aver misurato un decadimento dell’orbita su tempi scala così brevi sono molteplici: potrebbero esserci molti gioviani caldi che sono già scomparsi, dopo aver perduto il loro involucro gassoso esterno per trasformarsi in nuclei rocciosi simili a super-Terre.

Nell’immagine rappresentazione artistica del pianeta WASP-12b e della sua stella
CREDIT NASA/JPL-Caltech

https://eurekalert.org/pub_releases/2020-01/pu-pwi010820.php