Una Stella Iperveloce Espulsa dal suo Ammasso Nativo

Una Stella Iperveloce Espulsa dal suo Ammasso Nativo

Gli scienziati dell’University of Michigan hanno ricostruito la traiettoria di una stella massiccia in rapida fuga dalla Via Lattea, scoprendo il suo luogo di origine nel disco galattico. “Questa scoperta cambia radicalmente la nostra visione dell’origine delle stelle in rapido movimento”, spiega Monica Valluri, a guida dello studio. “Il fatto che la traiettoria di questa stella massiccia abbia origine nel disco piuttosto che nel centro galattico, suggerisce che gli ambienti molto estremi in cui avvengono le espulsioni delle stelle iperveloci possono trovarsi in luoghi diversi rispetto ai dintorni dei buchi neri supermassicci”.

La Via Lattea contiene decine di miliardi di stelle, in gran parte distribuite nel disco galattico. Finora sono state scoperte meno di una trentina di stelle iperveloci, astri che si muovono con velocità oltre due volte superiori rispetto a gran parte delle altre stelle, percorrendo più di 500 chilometri in un secondo. Quando una coppia di stelle in orbita una attorno all’altra passa vicino a un buco nero, una delle due viene catturata, mentre l’altra viene cacciata lontano in una sorta di “fionda gravitazionale”. Perché si produca il tipo di velocità e di energia necessaria, il buco nero deve essere molto massiccio.

La traiettoria nell’immagine animata mostra la stella espulsa dal disco della Via Lattea Image credit: Kohei Hattori

Dal momento che al centro della galassia si annida un buco nero supermassiccio, molti astronomi ritengono che gran parte delle stelle iperveloci vengano espulse da regioni attorno al buco nero gigante. Il team ha utilizzato i telescopi Magellano in Cile per osservare LAMOST-HVS1, una massiccia stella iperveloce, e ha analizzato i dati del satellite Gaia, allo scopo di individuare il luogo da cui la stella è stata espulsa. Sorprendentemente, è emerso che la stella proviene da una regione nel disco, e non dal centro galattico. Secondo gli autori dello studio, l’espulsione della stella potrebbe derivare dall’incontro con altre stelle massicce multiple, o con un buco nero di massa intermedia in un ammasso stellare.

Sono note altre stelle espulse da ammassi stellari a velocità di 40-100 chilometri al secondo, ma non è stata mai osservata alcuna stella con la velocità di espulsione estrema, necessaria a giustificare il moto di LAMOST-HVS1. Sembra che il luogo di origine della stella si collochi nel braccio a spirale della Norma, in una zona non associabile ad ammassi stellari conosciuti. Se l’ipotetico ammasso nativo della stella in fuga esiste davvero, deve essere nascosto al di là delle polveri cosmiche nel disco galattico. Se il raggruppamento di stelle verrà scoperto, fornirà probabilmente l’opportunità di scoprire un buco nero di massa intermedia. Il fatto che questa stella sia stata espulsa da un ammasso massiccio nel disco stellare suggerisce la possibilità che esistano molte altre stelle espulse da regioni analoghe. Lo studio è pubblicato su Astrophysical Journal.
[ Barbara ]

Credit Roen Kelly

https://news.umich.edu/u-m-researchers-confirm-massive-hyper-runaway-star-ejected-from-the-milky-way-disk/

http://www.astronomy.com/news/2019/03/this-speeding-star-is-escaping-our-galaxy–and-its-not-like-the-others