Quelle Fusioni che Spengono le Galassie

Quelle Fusioni che Spengono le Galassie

Le fusioni tra galassie hanno contribuito a plasmare l’Universo che conosciamo. Utilizzando telescopi spaziali e terrestri gli astronomi hanno osservato galassie in collisione nelle vicinanze, per comprendere meglio i processi in gioco e le implicazioni conseguenti per la storia e l’evoluzione del cosmo.

Nel corso del tempo le galassie piccole collidono tra loro, creando strutture più grandi e più complesse. Ma non è facile per gli scienziati capire esattamente i processi in atto durante una fusione. I risultati delle osservazioni, infatti, differiscono da oggetto a oggetto: mentre alcune fusioni tra galassie innescano processi di intensa formazione stellare, illuminando la galassia finale di giovani stelle, altre fusioni provocano una cessazione della nascita stellare, rendendo le galassie oggetti destinati a spegnersi più rapidamente.

Nell’immagine tre coppie di galassie in fusione: a sinistra Arp 302, nel mezzo NGC 7752 e 7753, sulla destra IIZw96 Credit NASA/JPL

Gran parte delle fusioni nel cosmo ebbero luogo tra 6 e 10 miliardi di anni fa, ma quelle antiche galassie sono molto distanti e difficili da studiare. Tuttavia le fusioni locali, sebbene più rare, permettono agli astronomi di osservare cosa potrebbe accadere nelle remote collisioni. Le galassie vicine in corso di fusione spesso brillano in luce infrarossa, rilevata dalla campagna osservativa Great Observatories All-sky LIRG Survey (GOALS). Il nuovo studio studio ha preso in esame circa 200 oggetti, tra i quali alcune galassie in vari stadi di fusione, sulla strada di creare un singolo oggetto.

Le fusioni possono trasformare sostanzialmente la struttura di una galassia, trascinando materiale verso l’interno, dove può ritrovarsi pericolosamente vicino al buco nero supermassiccio centrale. Quando questo accade, il materiale in eccesso può sovralimentare il buco nero, provocando l’espulsione di getti e deflussi che creano onde d’urto, iniettando energia nel gas interstellare, riscaldandolo e impedendogli di collassare per formare nuove stelle. Tuttavia questi processi non sono ancora ben chiari, e secondo gli scienziati potrebbero essere in atto altri fenomeni. In effetti, in una delle galassie osservate in dettaglio tramite il telescopio Keck, non sono state osservate onde d’urto come quelle previste dalla teorie, nonostante la voracità del buco nero centrale, impegnato ad alimentarsi attivamente.
[ Barbara ]

Nell’immagine due galassie in corso di fusione, la coppia Arp 86
Credit NASA/JPL

http://www.astronomy.com/news/2019/02/merging-galaxies-can-cause-a-dearth-of-new-stars