Fusioni Galattiche Violente Accendono i Buchi Neri

Fusioni Galattiche Violente Accendono i Buchi Neri

Secondo un nuovo studio realizzato dall’University of Colorado Boulder violente collisioni tra galassie possono innescare l’attività dei buchi neri centrali in maniera più efficace rispetto a fusioni galattiche più tranquille. In altre parole, la nuova galassia derivante dal titanico scontro di due oggetti simili si ritrova con due buchi neri supermassicci che divorano attivamente materia.

Quando collidono due galassie, i buchi neri supermassicci al loro centro finiscono solitamente per fondersi, ma, prima che ciò avvenga, le galassie subiscono la conseguenza della collisione, assorbendo ognuna enormi quantità di gas e polveri e venendo a formare un brillante nucleo galattico attivo (AGN). Tuttavia non tutte le fusioni si comportano alla stessa maniera: in alcuni di questi incontri diventa attivo uno solo dei due buchi neri, mentre in altri casi entrambi i buchi neri iniziano a ingurgitare gas e altro materiale.

Il team guidato da Scott Barrows ha scoperto che ad attivarsi è soltanto uno dei buchi neri quando le galassie oggetto di fusione sono male assortite, ad esempio quando una galassia è molto più grande dell’altra. Quando simili galassie si incontrano, “la fusione è meno violenta e questo fa sì che una minor quantità di gas e polveri ricada verso i buchi neri”, afferma Barrows. “E meno materiale precipita verso i buchi neri, più improbabile è che entrambi divengano nuclei galattici attivi”.

I ricercatori hanno utilizzato dai raccolti dall’osservatorio a raggi X Chandra per cercare galassie in processo di fusione, in particolare quelle che presentano un solo nucleo galattico attivo, spostato rispetto al centro galattico. Una simile disposizione suggerisce che un secondo buco nero supermassiccio inattivo sia nascosto nelle vicinanze, invisibile alle osservazioni. I risultati sono stati eloquenti. Nove delle dieci galassie con un solo buco nero attivo derivavano da fusioni in cui una galassia era oltre tre volte più grande dell’altra. Due terzi delle galassie con due buchi neri attivi al loro interno, invece, avevano sperimentato collisioni tra galassie molto simili.

Secondo il team quando si incontrano due galassie di analoghe dimensioni, i loro buchi neri esercitano tremende forze gravitazionali uno sull’altro, producendo un’energia che porta alla violenta ricaduta di gas e polveri verso i divoratori cosmici. Nel caso di collisioni tra galassie diseguali, invece, il team non ha individuato ragioni particolari per cui un buco nero si attivi più dell’altro. In alcuni casi succede che inizi a divorare attivamente materia il buco nero più grande, in altri quello più piccolo. Il prossimo passo del team sarà quello di analizzare come la collisione tra i due buchi neri possa influenzare le galassie, in particolare la loro capacità di continuare a produrre nuove stelle.
[ Barbara Bubbi ]

Nell’immagine le famose Galassie Antenne, derivanti da una collisione tra galassie
Credit: ESA/Hubble & NASA

https://phys.org/news/2018-06-tumultuous-galaxy-mergers-black-holes.html