Stiamo per Scoprire il Nono Pianeta?

Stiamo per Scoprire il Nono Pianeta?

Una nuova analisi suggerisce che l’ipotesi dell’esistenza di Pianeta Nove poggi su basi solide, e che nel prossimo decennio potremmo essere in grado di osservarlo direttamente, sempre ammesso che esista davvero.

Vedere per credere, si dice a volte. Ma quando si parla di Pianeta Nove la prova osservativa della sua esistenza è davvero difficile da ottenere, almeno ad oggi. Bisogna ricorrere a complessi calcoli relativi al comportamento di oggetti remoti, attente osservazioni di anomalie orbitali e analisi dettagliate della regione al di là di Nettuno. “L’argomento più convincente a favore di Pianeta Nove è che varie prove indipendenti a sostegno si possono spiegare con la presenza di un nuovo, ipotetico pianeta con le medesime proprietà. In altre parole, ci sono molteplici ragioni per ritenere che Pianeta Nove sia reale, non una soltanto”, spiega Fred Adams dell’University of Michigan. Tre anni fa, gli astronomi Konstantin Batygin e Mike Brown del Caltech avevano ipotizzato l’esistenza di un nono pianeta nel Sistema Solare, localizzato al di là di Nettuno, per spiegare l’insolito comportamento orbitale di alcuni oggetti transnettuniani.

Da allora gli scienziati hanno realizzato vari studi sull’argomento. Batygin, Brown e Adams hanno rivisto le varie prove e ipotesi in un articolo pubblicato su Physics Reports. “Anche se questa nuova analisi non afferma direttamente che Pianeta Nove sia laggiù, suggerisce che l’ipotesi si appoggia su basi solide”, spiega Brown. Secondo i ricercatori è possibile che nei prossimi 10-15 anni saremo in grado di osservare direttamente Pianeta Nove, o di acquisire dati a sufficienza per escludere la sua esistenza. Negli ultimi due decenni il numero di scoperte di nuovi oggetti nel Sistema Solare, nonché di esopianeti, è aumentato esponenzialmente. “Grazie alle proprietà ipotizzate, Pianeta Nove è sul punto di essere osservabile”, aggiunge Adams, specificando che se conoscessimo la sua posizione in cielo, potremmo puntare un telescopio nella giusta direzione per individuarlo. “Ma si tratta di un oggetto molto debole in un cielo molto grande. Dal momento che non sappiamo esattamente dove si trovi, dobbiamo tener d’occhio l’intero cielo, o almeno una gran parte, per scoprire il pianeta”.

L’esistenza di Pianeta Nove è stata in realtà messa in dubbio da un altro studio recente. Secondo i ricercatori dell’University of Cambridge e dell’American University of Beirut, le strane orbite percorse dagli oggetti transnettuniani possono essere spiegate dall’azione gravitazionale di piccoli corpi celesti in orbita al di là di Nettuno, e non dalla presenza del nono pianeta. L’articolo relativo qui https://goo.gl/SAu85Z

Ma Batygin, Brown e Adams si dimostrano più ottimisti. “Nel corso dei prossimi 10 anni avremo a disposizione campagne osservative del cielo sempre più profonde e sensibili. Ritengo quindi che per il 2030 lo avremo visto, o avremo un’idea migliore della sua localizzazione. Naturalmente è possibile che per allora avremo trovato spiegazioni alternative alle anomalie orbitali osservate”. Basandosi su nuovi modelli e calcoli estesi, i ricercatori stimano che Pianeta Nove abbia una massa cinque volte quella terrestre e un semiasse orbitale maggiore intorno a 400 unità astronomiche. Se così fosse, il misterioso e potenziale abitante del Sistema Solare sarebbe più piccolo e più vicino alla nostra stella rispetto ai calcoli precedenti.
[ Barbara ]

Nell’immagine rappresentazione artistica di Pianeta Nove
Credit: Caltech/R. Hurt (IPAC)

https://news.umich.edu/planet-nine-u-m-astronomers-optimistic-about-its-existence-hope-to-see-more-evidence-soon/