08 Ago 2018 Un’Occhiata al Profondo Cielo del Cile
Questa nuova, ricca immagine ripresa dal VLT Survey Telescope (VST) dell’ESO rivela una sontuosa moltitudine di galassie che popola le profondità oscure dello spazio. Immagini come questa consentono agli astronomi di scoprire molti fini dettagli relativi alle strutture e alle interazioni delle galassie.
Il VST è stato progettato per esplorare vaste regioni dell’incontaminato cielo notturno del Cile, offrendo dettagliate survey astronomiche dell’emisfero australe. Un team internazionale di astronomi ha condotto la campagna osservativa VST Early-type GAlaxy Survey (VEGAS) per individuare ed esaminare una collezione di galassie ellittiche in queste regioni del cielo. Utilizzando l’OmegaCAM montata sul VST, un gruppo di ricercatori guidato da Marilena Spavone dell’INAF- Osservatorio Astronomico di Capodimonte ha catturato immagini di un’ampia varietà di galassie in vari ambienti cosmici.
Una di queste galassie è NGC 5018, la galassia tondeggiante dai toni biancastri vicino al centro dell’immagine, situata nella Costellazione della Vergine. A prima vista può sembrare una macchia indistinta, ma guardando più da vicino l’antica galassia ellittica rivela un tenue flusso di gas e stelle, una coda mareale che si estende verso lo spazio esterno. Simili strutture indicano forti interazioni in corso tra le galassie e forniscono indizi fondamentali sulla loro struttura e dinamica.
Oltre a molte galassie ellittiche e a qualche galassia a spirale, in questa immagine è visibile una colorata varietà di lucenti stelle della Via Lattea in primo piano, tra le quali HD 114746, il puntino blu brillante vicino al centro. Meno visibili, ma non meno affascinanti, vi sono anche le deboli tracce lasciate da asteroidi in viaggio nel Sistema Solare, come 2001 TJ21 (110423), al di sotto di NGC 5018, e 2000 WU69 (98603), sulla destra. Investigando su galassie distanti molti milioni di anni luce dalla Terra, gli astronomi riprendono immagini in cui vengono catturate anche stelle distanti centinaia di anni luce o asteroidi situati a soli pochi minuti luce dalla Terra.
Credit: ESO/Spavone et al.